Sabato 20 novembre 2021, presso il Salone di Rappresentanza “Rocco Chinnici” del comune di Augusta, alla presenza del Luogotenente Governatore della 3^ Divisione Sicilia Sud Est Carlo Assenza, si è tenuta la Conferenza su “Giornata Internazionale dei diritti dell’infanzia e I Diritti Naturali”.
I lavori e gli oratori sono stati presentati da Antonello Forestiere, segretario del club.
Dopo l’introduzione del presidente Gaetano Paolo Russotto, ha porto il suo saluto agli intervenuti il sindaco Giuseppe Di Mare, accompagnato dall’assessore Ombretta Tringali.
La prima relazione è stata tenuta dal magistrato Caterina Ajello, già procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Catania. Ripercorrendo le tappe più significative della sua lunga carriera, ha illustrato le diverse e innovative iniziative prese in ambito giudiziario in favore dei minori e degli adolescenti, affinché fossero meglio perseguiti i reati di abuso ai loro danni e gli stessi fossero meglio posti in condizione di collaborare alle indagini senza subire ulteriori traumi. Ha altresì sottolineato gli annosi problemi della Magistratura minorile a fronte della specificità del suo compito verso i minori che, in quanto tali, sono soggetti che non hanno voce e sono pertanto la parte più debole e desiderosa di difesa della società.
Poi è intervenuta l’avvocatessa Salvatrice Feccia, Garante dei diritti per l’infanzia e l’adolescenza (Gadia) del Comune di Augusta, figura proposta per anni proprio dal Kiwanis finché il consiglio comunale ne ha deliberato il regolamento nell’ottobre del 2018. Risale a un anno fa (novembre 2020) l’avviso pubblico per la selezione, infine la nomina da parte dell’attuale amministrazione. Il Gadia segnala e promuove iniziative per assicurare la promozione e tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, con riguardo al diritto alla famiglia, all’educazione, all’istruzione e alla salute. Inoltre segnala alle autorità giudiziarie e agli organi competenti chiunque commetta abusi contro i minori e maltrattamenti contro i bambini, ad esempio sfruttandoli a fini sessuali, lasciandoli in stato di abbandono o sottoponendoli a un lavoro forzato. Bambini, adolescenti e adulti possono rivolgersi al Gadia fornendo notizie di abusi e reati contro i minori. L’avvocatessa Feccia ha altresì esposto i progetti futuri fra i quali incontro, ascolto e prevenzione per gli studenti, informandoli dei loro diritti e raccogliendo le loro istanze.
È poi intervenuto lo psicologo Salvatore Cannavà, chairman Kiwanis per i diritti dell’infanzia, su alcuni diritti di interesse psicologico, quali diritto all’accoglienza, alla crescita e allo sviluppo, in quanto è accertato che lo stress intrauterino può essere responsabile della depressione e del comportamento asociale dell’adulto, nonché diritto alla dignità della persona e alla salvaguardia del proprio corpo e della propria salute, diritto di vivere tra “affetti sani” per una sana esperienza psicologica di vita. Ha sottolineato che è dovere degli adulti impedire che carenze affettive, abusi e trascuratezza verso i minori, possano originare devianze giovanili e, potenzialmente, compromettere il sano comportamento psicosociale nell’adulto. Cannavà si è riferito altresì al diritto all’istruzione, al gioco e al sorriso e a una sana e corretta alimentazione, rilevando come l’obesità infantile sia foriera di disagi psicologici e disfunzioni. Quindi il diritto a un corretto uso dei farmaci e vaccini in età pediatrica, il diritto all’accudimento e a non subire violenze di nessun tipo e a non essere ridotti in schiavitù, il diritto di sentirsi amati e protetti all’interno di una famiglia unita. Ha esortato infine gli adulti al controllo dei siti web visitati in rete dai minori con l’attivazione del “parental control”, al fine di impedire che i ragazzi si colleghino con realtà non consone al corretto sviluppo psichico.
Relatrice anche la docente universitaria Catia Petta, professore associato presso l’Università di Catania e componente del direttivo regionale dell’associazione “Famiglie per l’accoglienza”. Ha esordito sulla difficoltà di garantire il diritto ad avere una famiglia ai minori che vengono allontanati da contesti familiari in cui la loro crescita sarebbe seriamente compromessa, oppure ai minori stranieri in fuga o alla ricerca di un futuro che sbarcano sulle nostre coste. Gli uni e gli altri vengono affidati alle comunità, in assenza di famiglie accoglienti. Ha illustrato l’affido e l’adozione e le famiglie di appoggio; l’accoglienza ha bisogno di luoghi associativi perché possa svilupparsi in modo solido, rappresentando una speranza per la società tutta. Come riferito da Petta, l’associazione “Famiglie per l’accoglienza” è una rete di amicizia e di confronto che accompagna e sostiene il cammino delle famiglie che aprono la casa e il cuore all’accoglienza di un minore. “L’invito di questa sera è una sfida – ha concluso la docente universitaria – pensiamo ai figli che la vita ci ha dato, per guardare con gratitudine e commozione i minori in difficoltà. Con coraggio mettiamoci in gioco, non restiamo a guardare. E non restiamo da soli”.
Ha chiuso i lavori il presidente del Kiwanis club cittadino, Russotto, con una estesa relazione sui programmi nell’anno sociale riguardanti i minori.