La situazione in Ucraina richiede un grande sforzo da parte di tutti per aiutare le migliaia di bambini in fuga dal proprio paese.
Molti hanno dato la propria disponibilità ad ospitarli o ad accoglierli nelle proprie case. Altri ad aiutarli o ad adottarli. Purtroppo, però, spesso sono state diffuse notizie fuorvianti (come quelle diffuse da alcune associazioni). Per quanto riguarda eventuali affidi dei minori stranieri non accompagnati si rimanda alla legge 47/2017 e alla normativa vigente per affidi di minori stranieri.
In base alla decisione del Consiglio dell’Unione europea, le persone costrette a lasciare l’Ucraina a causa della guerra, giunte nei paesi UE (come l’Italia) potranno richiedere la protezione temporanea che prevede il diritto all’alloggio, all’assistenza medica con il rilascio della tessera sanitaria provvisoria (STP) anche per i minori, e all’istruzione e vale un anno (rinnovabile). Questa protezione è estesa anche a cittadini di paesi terzi o persone senza cittadinanza, documentati con permesso di soggiorno permanente in Ucraina.
Le indicazioni ufficiali per i migranti sono disponibili anche in lingua ucraina (v. allegato 1) e i link sono accessibili dal QR Code (allegato 2).
Sicuramente, al loro arrivo, molti minori (e le loro famiglie) avranno bisogno di beni di ogni tipo. Quindi, ci sarà gran bisogno di abiti, beni di prima necessità, giocattoli e tutto quello che può servire ad un bambino o ad un minore scappato sotto i bombardamenti. I Club e le Divisioni potranno attivarsi per aiutarli previa informazione attraverso le autorità competenti di quanto necessita operando in sinergia con i Sindaci e Garanti per l’Infanzia comunali.
Tra i minori in arrivo ci sono sicuramente anche minori disabili o con Disturbi dello Spettro Autistico (ASD). Per loro, il trauma derivante dalla fuga repentina è doppio. Per questo motivo potrebbe essere utile l’aiuto di personale specializzato (qualora non immediatamente disponibile presso i CAS o dai SAI/SIPROIMI che li ospiteranno).
Altro aiuto importantissimo potrebbe essere fornito dagli psicologi per le emergenze.
Molte scuole si sono già attivate per accogliere i minori che arriveranno dall’Ucraina, ma per alcuni minori potrebbe essere necessaria un’assistenza per aiutarli nel loro percorso educativo. Per farlo potrebbe essere utile la collaborazione con mediatori linguistici ucraini.
Per i minori accompagnati da uno o entrambi i genitori, la situazione è molto diversa. Queste famiglie potranno rivolgersi agli uffici della Prefettura della città in cui si trovano (i numeri verdi per i contatti sono riportati nell’Allegato 1). Anche loro potranno chiedere il riconoscimento dello stato di rifugiati o di profughi o di sfollati, ma le misure di accoglienza potrebbero non essere sufficienti.
Il Ministero dell’Interno e la Protezione Civile hanno diffuso due circolari contenenti le linee guida per l’accoglienza queste famiglie.
Altro tema delicatissimo riguarda alcuni dei minori che potrebbero arrivare in Italia “affidati” ad un adulto che non è un genitore o un parente entro il secondo grado di parentela. In questo caso, la situazione è ancora poco chiara: in mancanza di un documento ufficiale (non un semplice pezzo di carta), questi minori potrebbero essere considerati MSNA.
Oltre ai minori ucraini in arrivo, sono già presenti sul territorio nazionale oltre 12mila MSNA. Anche loro hanno un gran bisogno di aiuto da parte dei Soci del KDISM. Anche loro vengono da situazioni drammatiche come guerre e persecuzioni religiose o razziali.
Per chi davvero volesse aiutare un minore, servono figure come i Tutori Volontari e mediatori. Specie in alcune regioni dove maggiore è la presenza di MSNA.
Vi esorto, quindi, ad attivarVi per rispondere all’invito che ho diffuso tempo fa per organizzare (in collaborazione con i Garanti per l’Infanzia e l’Adolescenza regionali) corsi per diventare Tutore Volontario e iscriverVi all’albo apposito presso i Tribunali per i Minori di competenza. (I corsi sono completamente gratuiti e la loro durata è di circa trenta ore – in alcuni casi, è possibile partecipare anche online).
Figura importante in via di definizione è quella del mediatore. Sono diversi i progetti pilota in atto (se ne parlerà in un webinar organizzato dall’IOM Belgio – in lingua inglese – i giorni 28 e 29 marzo 2022).
Altro aspetto importante è evitare che in mancanza di aiuto e assistenza, di alcuni di questi minori si possano perdere le tracce e vadano ad aggiungere il folto numero di minori stranieri scomparsi. Inoltre, non mancano casi di minori figli di matrimoni tra genitori uno/a italiana/o e l’altra/o ucraino/a rimasto in Ucraina e del quale il genitore italiano non ha più notizie. Il rischio è che possano scomparire e diventare “irreperibili” o, peggio, non poter più dimostrare la propria identità. Anche di questi problemi (minori scomparsi e minori irreperibili in Ucraina), il KDISM si sta già occupando: sono stato convocato per il 16 marzo p.v., in qualità di coordinatore del Gruppo 6 Minori Italiani e Stranieri Scomparsi della Consulta del Commissario Straordinario del Governo per le Persone Scomparse e ho già convocato il Gruppo 6 per il 17 marzo p.v..
Come sempre, Vi prego di considerarmi a Vostra completa disposizione per qualsiasi informazione o iniziativa che ritenete possa essere utile per aiutare i minori in fuga dalla guerra e diretti in Italia (e quelli che ci sono già).
C.Alessandro Mauceri
Chair MSNA e MS
ALLEGATI