Renza Marinone, pedagogista clinico, è il nuovo presidente del Kiwanis Club di Casale Monferrato che subentra a Massimo Cavallone che ha diretto il club nel difficile biennio della pandemia. L’ingresso ufficiale venerdì 1 ottobre, nel corso della conviviale in Filarmonica alla cerimonia della campana che suggella il passaggio delle consegne.
L’odontotecnico di Motta de’ Conti, nel messaggio di ringraziamento, ha tracciato il consuntivo del proprio operato soffermandosi sulle realizzazioni, gli obiettivi ottenuti e anche sulle difficoltà incontrate a causa dei mancati vis à vis dovuti alle restrizioni sanitarie. Il Club volta dunque pagina.
“Farò del mio meglio per contribuire a portare in alto il nome del Club – ha detto Marinone – sia a livello nazionale che fuori dal nostro Paese. Ringrazio il presidente, il caro Massimo, e tutta la famiglia kiwaniana. Avrò bisogno della collaborazione e dei punti di vista di tutti perché è la squadra che lavora insieme e guarda in una sola direzione ad avere risultati, non una sola persona”. Per quanto riguarda il programma, il neo presidente ha citato l’aiuto alle fragilità, siano esse rappresentate dai bimbi così come recita la mission kiwaniana, ma anche dagli adolescenti e dalle loro famiglie. Essere al servizio in un momento di grande destabilizzazione emotiva della società in cui viviamo anche in tempo di così prolungata incertezza dovuta alla pandemia. Proprio nel precedente anno kiwaniano è stato portato avanti il progetto ‘Adolescenti&Pandemia’ che ha avuto vasta risonanza, così come quello sull’autismo. “I risultati del progetto “Adolescenti & pandemia”, ci hanno insegnato che l’ascolto è fondamentale, che i giovani sono in crisi, che però hanno grandi potenzialità che vanno incanalate. A tal proposito mi piacerebbe creare un Club satellite per i giovani che potrebbero diventare dei “peer educator” nelle scuole con la speranza che possano poi diventare soci kiwaniani”.
Il presidente ha poi citato l’aggressività di un mondo giovanile allo sbando, sottolineando l’importanza dell’ascolto e della formazione. “La pandemia ci ha insegnato quanto è fragile la società e quante famiglie non hanno retto all’urto dello stare troppo insieme. Non possiamo voltarci dall’altra parte. Con il nostro progettone abbiamo fatto tanto, formazione, informazione ma non basta. C’è una legge del dopo di noi che ci ricorda che c’è ancora tanto da fare per questi ragazzi, chiederemo aiuto all’Università per svecchiare i progetti rendendoli più flessibili”.
Domenico La Mantia, past luogotenente governatore della Divisione Piemonte Viribus Unitis, ha sottolineato, nel suo intervento come gli anni trascorsi alla guida della Divisione subalpina siano stati un’indimenticabile scuola di vita sotto i profili etici ed umanitari. Il premio annuale ‘We Build’ verrà dato ad uno degli atleti piemontesi che hanno vinto alle Paralimpiadi. Con Renza Marinone opereranno nel direttivo Carla Fusano, presidente aggiunto; Massimo Cavallone, past president; Letizia Costanzo, segretario; Patrizia Melanti, tesoriere; web master e cerimoniere Pier Luigi Rollino; responsabile covid Letizia Costanzo; consiglieri Anna Maria Maniero e Roberta Buosi.