“Un paradiso perduto a Catania” è stato il tema attraente e brillantemente svolto con grande competenza dal prof. Francesco Tomasello al Club Catania Est. Il presidente Angelo Nassisi, nell’introdurre l’appassionante caminetto ha evidenziato il numeroso valore archeologico che possiede Catania anche e soprattutto tra quanto appartiene alla sfera del culto Agatino.
L’oratore, socio del Club, ha quindi rilevato che tali tesori sono, purtroppo, misconosciuti e, ancora peggio, se obliterati nei magazzini delle varie istituzioni preposte alla loro tutela. È notorio che proprio questo Club, nel percorso pluriennale delle attività sociali, conduce un meritorio recupero della memoria delle testimonianze nascoste della città di Catania antica e moderna e Francesco Tomasello ha proposto uno dei gioielli perduti e, per diversi motivi, sottaciuti. Ha parlato in tal percorso, con affascinanti spiegazioni e significativamente della pavimentazione musiva della basilica martiriale cristiana scoperta nella necropoli di Via Dottor Consoli, area massicciamente urbanizzata nella seconda metà del 1900 quando la fame di edifici civili poteva permettersi di sacrificare anche le emergenze architettoniche correlate a Sant’Agata e ai martiri cristiani. Tutto questo sebbene la letteratura archeologica, di solito non divulgativa, ne ha illustrato l’esistenza. L’intrigante esposizione è stata presentata anche con ricche e chiare fotografie, oltre a immagini che ne hanno esaltato il fascino.
Ha concluso Nuccio Giuffrida luogotenente governatore della Divisione 2 Sicilia – Etna patrimonio dell’Umanità, che ha evidenziato l’aspetto propositivo di uno dei principali “service” del prestigioso Club Catania Est che, appunto, è rivolto al recupero della perdita preziosa di quel paradiso catanese, certamente non irreversibile.