Sperare, riflettere, prendere coscienza…
Come è possibile parlare del Giorno della Memoria? La Memoria non si insegna, ma gli alunni della classe terza B della scuola Secondaria Antonelli dell’Istituto Comprensivo 3 di Chieti, con la Prof.ssa Antonietta Trozzi, socia del Kiwanis Chieti Theate, attraverso un’attività dal titolo Frammenti di Memoria, hanno ricostruito le vicende che hanno portato allo sterminio degli Ebrei, partendo dalla lettura del libro “Anni d’infanzia” di Jona Obersky e dalle parole dei testimoni. Il libro è un’opera autobiografica dell’autore durante il periodo nazista e narra le vicende vissute nella sua fanciullezza, in un periodo, cioè, nel quale non era consapevole del dramma di cui era partecipe e dove subì inconsciamente le tristi vicende dell’epoca.
Nella stessa giornata il K-Kids Primary School Via Lanciano, I.C. 3 di Chieti, sponsorizzato dal Chieti Theate, con il team docenti capitanati dall’Advisor Enrica Polidoro, ha utilizzato la Philosophy for Children o P4C “un programma di educazione del pensiero”, a far comprendere agli alunni attraverso un dialogo con interventi mirati “Che cos’è la memoria” invitandoli a formulare domande, ipotesi, idee e a riproporre un episodio che hanno vissuto facendo loro capire che la memoria è indispensabile per non ripetere nuovamente gli stessi errori, per fare in modo che crescano bambini consapevoli e perché capiscano che la diversità è una fonte di arricchimento per tutti e non va escluso o annientato.