Il 4 giugno il KC Kamarina ha preso parte alla conferenza dal titolo “Da Ippocrate e Turing – il rapporto medico-paziente nell’epoca dell’Intelligenza artificiale” con relatore uno dei massimi esponenti dell’attuale panorama medico nel campo delle letture, attraverso i nuovi sistemi informatici, delle patologie del malato: il dott. Giovanni Morana.
La sede in cui opera quale medico è nell’Asp di Treviso ma le origini sono vittoriesi. Nella sua relazione ha esposto in modo compiuto e chiaro, i nuovi modi per riuscire, in tempi rapidi e con un margine d’errore molto ridotto, ad esprimere una diagnosi della patologia cui è soggetto il paziente. Ha chiaramente voluto illustrare le nuove frontiere che si sono aperte con l’informatica e quali enormi passi si sono fatti con essa; ha anche voluto però, rendere chiaro che ciò non è l’unico aspetto di questo avvento che, pur se positivo, ha comunque costretto il medico ad esprimersi in maniera sempre più asettica facendo risaltare il fatto che il rapporto tempo-ascolto con il paziente è sempre meno presente e ciò non è un bene. Ascoltare il paziente è fondamentale perché ciò è molto importante per avere una diagnosi più completa e chiara.
Alla conferenza ha fatto seguito un dibattito abbastanza partecipato che ha consentito ai presenti di interloquire col relatore.