In data 10 dicembre, presso lo splendido scenario del “Casale degli Aranci” sito in Calatafimi-Segesta, in una magica atmosfera natalizia, si è svolta la tradizionale “Festa degli auguri” del Kiwanis club di Trapani. Erano presenti, oltre al Lgt della Divisione 7 Aldo D’Amico, al Chair dell’Autismo Italia centro-sud Silvana Giacone e al Delegato del Vescovo, Don Giovanni Mucaria, tutti i rappresentanti dei club della Divisione.
Il tema dell’incontro così come fortemente voluto dalla Presidente, Nella Cimiotta, è stata la ricerca del filo conduttore che unisce il Kiwanis, la convivialità ed il Natale. La presidente, infatti, ha evidenziato che “mai come in questo momento abbiamo bisogno di serenità e di ottimismo, gli avvenimenti pandemici di questi ultimi anni hanno logorato tutti noi; all’inizio ci siamo detti andrà tutto bene, questa prova ci fortificherà, ci renderà più buoni, ma è stato veramente così? Non lo so, credo, però, che in questo momento tutti abbiamo bisogno di alleggerire la nostra quotidianità, di rendere più essenziali i nostri incontri e per questo motivo, noi del KC Trapani, abbiamo fortemente voluto che questa nostra festa degli auguri, si svolgesse esclusivamente sotto l’insegna dell’atmosfera natalizia e dell’amicizia. A tal proposito vorrei fare con voi una piccola riflessione su questa serata, sul kiwanis ed il Natale, ed il filo conduttore che in un certo senso io credo li accomuni; il fine ultimo che muove tutti i kiwaniani è l’interesse verso i bambini, su quanto sia essenziale per il mondo il loro benessere, la loro salute, la loro vita; e quale bambino è il più importante di tutti se non il Bambin Gesù, quel bambino che tutti portiamo dentro di noi che magari forse si nasconde che a volte crediamo di avere perduto, ma che non lo è mai totalmente, quel bambino che poi da grande ha l’impulso di spendersi per gli altri, di convivere con gli altri a cuor leggero e senza alcuna discriminazione, ed è Kiwanis. Dio ha voluto farsi bambino, ed è Natale. Il Natale è una festa di luce, di fratellanza universale, la festa della famiglia, intesa in senso lato, quindi anche quella Kiwaniana, riunita intorno a una tavola di convivialità. Convivialità significa mangiare insieme intorno alla stessa mensa ma più che mangiare significa entrare in comunione di vita con i partecipanti alla mensa ed è subito fratellanza e sorellanza. Ed è proprio per dare un maggior senso di convivialità alla serata che noi stasera abbiamo voluto realizzare un tavolo unico, senza posti assegnati, che ci accolga tutti in maniera casuale, come in un unico abbraccio”.
La serata è stata allietata dalla sapiente musica del Maestro Tonino Di Bella che insieme alla segretaria del club, Sabina Braschi per l’occasione nella veste di conduttrice, hanno dato vita ad un gioco musicale, ideato e progettato dalla presidente, che ha consentito di effettuare una raccolta fondi tra tutti i presenti, i quali si sono mostrati particolarmente contenti di partecipare in prima persona al gioco per scopi benefici.
La scelta si è rivelata vincente, la grande armonia e lo spirito di fratellanza ed amicizia che ha aleggiato per tutta la serata del convivio sono state condivise ed apprezzate da tutti i presenti ed anche ribadite nei giorni successivi.