Kiwanis, amministrazione e scuola IPSEOA TITONE in difesa degli indifesi.
Venerdì 31 marzo presso la Sala ristorante dell’IPSEOA Titone, alle ore 11:00, si è tenuto l’incontro con Andrea Franzoso autore del libro Ero un Bullo adottato dalla scuola grazie al progetto Leggere per capirsi in collaborazione con la libreria Mondadori di Castelvetrano e con la sig.ra Daniela che ringraziamo.
Per l’occasione, vista l’importanza dei temi trattati, è stata coinvolta l’amministrazione di Castelvetrano con la dott.ssa Graziella Zizzo che oltre ad essere assessore alla cultura è anche psicologa esperta nella trattazione delle forme di bullismo ed è stato coinvolto il Kiwanis club di Castelvetrano che annovera tra i suoi tanti progetti anche la sensibilizzazione nei confronti non solo del bullismo ma anche del cyberbullismo.
Il presidente Giovanni Rizzo ha infatti presentato anche una pubblicazione rivolta alle classi dei bambini dell’infanzia e primaria intitolata Lillo e Billo, il bullo a cura del Kiwanis.
Dopo i saluti della Dirigente Rosanna Conciauro che ringraziamo per la disponibilità e per la sensibilità mostrata nei confronti di temi così rilevanti a livello sociale, è stato presentato l’autore Andrea Franzoso che ha spiegato ai ragazzi come, dopo l’incontro con Daniel Zaccaro il protagonista, ha tratto ispirazione per scrivere il suo libro. Gli alunni della scuola hanno interagito con la platea presentando i loro lavori sull’argomento: video, poesie e testimonianze tratte dal libro.
Molti i temi trattati, facciamo un plauso all’autore che ha saputo articolare più tematiche mettendole tra di loro in relazione: oltre al tema del bullismo e dell’emarginazione sociale, economica e familiare, troviamo i temi legati all’innamoramento, alla crescita e al rapporto conflittuale con il proprio corpo; i conflitti con i genitori, la ribellione sociale e il disprezzo delle regole; l’esperienza del carcere e dei luoghi di detenzione giovanile, ma anche adulti positivi, veri e propri fari che illuminano la via e la vita del protagonista, il mondo delle comunità che viene messo in luce, il riscatto finale del protagonista. Insomma un romanzo di formazione e una storia a lieto fine che dà una bella lezione di vita ai ragazzi che lo hanno letto e approfondito. La parte più bella: studiare per salvarsi; per dare risposte a tutte le domande proprio come fa Daniel, un ragazzo molto intelligente che cerca senza imboccare la via giusta ma poi trova lo spiraglio della redenzione e della catarsi attraverso i libri che aprono la porta del futuro. Perché se non conosci non puoi difendere i tuoi diritti.
Tanti gli spunti di riflessione che hanno indotto i ragazzi a fare tante domande a cui hanno risposto di volta in volta tutti gli interlocutori. Una mattinata molto interessante e molto seguita dagli studenti della scuola. Moltissime le classi coinvolte nella lettura del libro, abilmente curate e seguite dalle bravissime docenti di lettere. Un ringraziamento particolare va alla prof.ssa Giuseppina Accardo che è stata promotrice dell’iniziativa di lettura e che ha dialogato con l’autore e alla prof.ssa Francesca Gentile che ha moderato l’incontro e ha coinvolto i vari interlocutori.
La scuola che educa alla bellezza è questa la chiave di lettura dell’incontro: società civile, club service, scuola si incontrano per discutere di temi importanti della vita per dare ai giovani strumenti per risolversi come persone e per crescere responsabili e consapevoli in modo da prendere la vita nelle proprie mani.