Si è tenuto venerdì 21 aprile all’Hotel Europa il convegno organizzato dal club Kiwanis Peloro sul grande acquario dello stretto. Il Prof. Iosé Gambino, che è autore, promotore e sostenitore della grande opera, ha illustrato il progetto, che vedrebbe la realizzazione del Polo Scientifico Internazionale per la Tutela della Biodiversità Marina con l’Eco Grande Acquario dello Stretto all’interno del Parco Blu delle Sirene, questo il nome dell’opera, nell’area di San Raineri ove oggi esistono i resti della ex degassifica della Smeb.
Il Prof. Gambino ha puntualizzato come il grande eco-acquario costituirebbe una notevole attrattiva turistica e un sicuro volano di sviluppo economico per la città, per l’area dello Stretto e per il Meridione, con conseguenti positive ricadute occupazionali. Si stima la creazione di almeno 350 posti di lavoro diretti e molti di più nell’indotto.
Inoltre, verrebbe tutelata e valorizzata la biodiversità marina del Mediterraneo.
Poi, la particolare posizione della zona falcata al centro del Mediterraneo vedrebbe Messina candidata naturale ad offrire al turismo, in particolare a quello crocieristico, un’attrattiva di grandissimo rilievo. Nel progetto dell’opera un ampio spazio è stato riservato alla caratterizzazione dell’acquario in modo da costituirne un simbolo identitario della città stessa.
L’evento è stato presentato e moderato dall’Avv. Michele Minissale, presidente del club Kiwanis Peloro, il quale, prendendo spunto dal titolo del convegno, ha puntualizzato come i sogni costituiscono l’identità di ogni individuo. È proprio l’incapacità di questa città di sapere coltivare i sogni è stata la causa della perdita di quel senso d’identità, che ha contribuito a cancellare nella sua popolazione quel sentimento di appartenenza alla città stessa. Conseguenza diretta e immediata della perdita dell’identità cittadina è la progressiva e costante emigrazione di tante generazioni di giovani che hanno abbandonato e abbandonano Messina nella prospettiva di realizzare il loro sogno altrove e meglio al nord, dove ogni idea trova forma e tutto può essere facilmente realizzato, rispetto a qui. È chiaro che la mancanza di un ricambio generazionale contribuisce all’invecchiamento progressivo della popolazione e determina inesorabilmente l’arretratezza e l’impoverimento in senso generale di Messina, ormai protesa in modo costante verso la sua desertificazione.
Ha concluso, quindi, l’avv. Minissale, porgendo un invito alla cittadinanza messinese, sollecitando tutti quanti a credere nel sogno di un’opera così importante, le cui ricadute economiche e produttive andrebbero ben oltre le aspettative e contribuirebbero a creare un nuovo simbolo dell’identità della città, che non potrebbe che rafforzare positivamente il legame tra i suoi abitanti e il mare. Quest’ultimo dovrebbe essere fonte di sviluppo per il territorio e non causa “d’imbarazzo” come invece viene vissuto attualmente.
Durante il convegno, condotto puntualmente dal cerimoniere avv. Maria Zagami, hanno preso la parola la dott.ssa Marilena De Stefano, vicepresidente del club e SLP divisionale, il dott. Tonino Brancato, past Luogotenente Governatore della Divisione 1-Sicilia dei due mari-Valdemone e presidente del comitato mantenimento e sviluppo del Distretto Italia-San Marino, e il Governatore del DISM, dott. Salvatore Chianello, nonché i presidenti e i rappresentanti dei club Kiwanis della città, Messina, Zancle e Nuovo Ionio e quelli di Barcellona e Capo d’Orlando.
In questa occasione, il club Peloro ha avuto il piacere e l’onore di accogliere una nuova socia, la dott.ssa Sabina Scaravaggi, imprenditrice e delegata regionale E.N.A.C. e membro del direttivo nazionale, alla quale lo stesso Governatore del DISM ha consegnato il pin.
Alla fine, come di consuetudine, si è proceduto ad una raccolta fondi, sorteggiando fra gli ospiti un grazioso oggetto offerto dal club Peloro che, anche nei momenti lieti, non dimentica mai le persone fragili, soprattutto i bambini, che hanno sempre bisogno di amore e attenzione.