Il 20 e 21 Ottobre 2022 si è svolto il 7° Forum Europeo sulla Migrazione. Il tema generale di quest’anno era “Inclusione giovanile: chiave per un’integrazione di successo”.
All’evento hanno partecipato circa 200 rappresentanti delle organizzazioni della società civile, comprese le organizzazioni guidate dai migranti, le reti giovanili europee e ovviamente le Autorità comunitarie. Diversi gli argomenti trattati: dall’accesso dei giovani migranti all’istruzione e alla formazione, all’integrazione dei giovani rifugiati, alla migrazione legale, alla mobilità del lavoro dei giovani. Al termine dei lavori è stato redatto un rapporto condiviso nel quale si invita l’Europa a guardare avanti e inquadrare la migrazione in termini più positivi, in particolare sull’inclusione dei giovani migranti.
Tra i suggerimenti, l’invito a garantire il rispetto dei diritti umani all’interno di tutte le comunità. Sia a livello europeo, che a livello nazionale e locale. Consentire ai giovani migranti di crescere e integrarsi. Cosa questa che avrebbe un impatto positivo sulle famiglie e sulla società e, in generale, sarebbe importante per la crescita e la sostenibilità delle comunità dell’UE.
Tra gli argomenti trattati nei quattro workshop paralleli, diversi i suggerimenti interessanti.
Dal coinvolgimento dei giovani migranti al dibattito alla creazione di associazioni di genitori immigrati per favorire l’inserimento e l’integrazione dei giovani migranti. E poi l’accesso dei giovani migranti all’istruzione e alla formazione: il nostro gruppo di lavoro ha ribadito l’importanza della parità di accesso all’istruzione, indipendentemente dall’origine etnica o razziale, l’uso di traduttori/interpreti nelle classi per superare le barriere linguistiche a breve termine e combattere l’esclusione scolastica ponendo fine al fenomeno della scuola ‘migrant-heavy’.
Altri punti interessanti discussi al Forum sono stati l’accesso all’alloggio, l’accesso all’istruzione (centri di accoglienza situati lontano dalle città possono impedire ai giovani rifugiati di frequentare la scuola), e soprattutto programmi di tutoraggio e tutela (come quelli condotti da anni dal KDISM). Importante anche semplificare le procedure per le domande di asilo. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, sono stati consigliati trasparenza salariale, l’adozione di un quadro standardizzato per il riconoscimento delle competenze/qualifiche e l’attuazione di un meccanismo di protezione del posto di lavoro (anche questo un aspetto che abbiamo già inserito, lo scorso anno sociale, in un programma pilota con la Regione Sicilia).
Interrogata sul trattamento differenziato per altri gruppi di migranti e rifugiati, la commissaria Johansson ha sottolineato che è fondamentale avviare una discussione in termini più positivi, in particolare per ciò che riguarda l’inclusione dei migranti. Un aspetto importante anche in vista dell’evoluzione demografica del continente.
Restando a Vs. disposizione per ulteriori dettagli.
C.Alessandro Mauceri