Dal Chair Autismo “La città inclusiva” Giovanni Cannata

Cari amici,

voglio preliminarmente ringraziare il nostro Governatore, Salvatore Chianello, per avermi dato questa opportunità. Da diversi anni ci occupiamo di autismo ma solo da poco tempo abbiamo inteso affiancare a questo tema quello dell’inclusione. Proprio a tale proposito l’argomento che mi sento di proporvi, affinché si dia inizio ad una campagna di sensibilizzazione, riguarda il rapporto complesso tra autismo e l’accoglienza scolastica.
Una problematica che si ripropone ad ogni inizio anno scolastico e molto sentita specie nei primi mesi di scuola.
Un problematica che merita di essere affrontata in quanto decisiva ai fini della permanenza fattiva del bambino autistico in ambiente scuola, un luogo dove ogni forma di barriera deve essere rimossa offrendo a tutti i bambini, anche e soprattutto quelli con maggiori difficoltà, pari condizioni di apprendimento. Perché l’accoglienza è il primo passo verso l’inclusione.

Perché la “città inclusiva” include il tema della “scuola inclusiva”.

Perché dove c’è una “falla del sistema” il Kiwanis deve fare la propria parte divulgando e sensibilizzando l’opinione pubblica e le istituzioni. Ed infatti l’esigenza di affrontare il tema dell’accoglienza del bambino autistico nasce proprio dalla mancanza, nel nostro sistema scolastico, della figura dell’insegnante di sostegno dotato di competenze specifiche per approcciarsi correttamente a tale forma di diversità.
Oggi le insegnanti di sostegno traggono le loro competenze solo dall’esperienza maturata sul campo, potendo contare, nel proprio corso di studi, solo su una generica formazione verso tutte le disabilità.
Stessa problematica si pone anche per le insegnanti ordinarie, anch’esse prive di formazione specifica, spesso impreparate e per carenza di personale chiamate a gestire situazioni molto problematiche. Si perché anche la carenza di personale qualificato, di collaboratori (Asacom ed Assistenti Igienico Sanitari) e di insegnanti di sostegno, è oggi divenuta una vera e propria “piaga” del mondo della scuola, ed a pagare le conseguenze di queste storture sono purtroppo i bambini autistici (ma in verità tutti i disabili) che si vedono limitare o ancor peggio, talvolta, sinanco  sacrificare il proprio sacrosanto diritto allo studio.

Ho sempre affrontato questo tema e mi rincuoro che proprio di recente anche una nota trasmissione televisiva ha ritenuto di condividere questa problematica allestendo un servizio che rende l’idea più di mille parole:

https://www.iene.mediaset.it/video/bambini-autistici-insegnanti-di-sostegno_1169448.shtml

Ebbene, il libretto “Accoglimi”, che accompagna questa presentazione, è stato scritto da un equipe di professionisti (psicologi e terapisti) e non vuole e non aspira ad essere la soluzione al problema.
Si è scelto di dare un taglio semplice ed illustrato proprio per renderlo accessibile ad una ampia platea di soggetti, anche e soprattutto a beneficio di coloro che sono incolpevolmente privi di specifiche competenze.
L’intento di questo semplice “prontuario” è quello di fornire alcune “dritte” alle insegnanti ed agli operatori che per la prima volta si approcciano con questa problematica, affinché possano meglio comprendere le diversità dei nostri bambini speciali garantendo loro il giusto orientamento nell’ambiente scolastico.
Ma l’intento del libretto “Accoglimi” vuole essere soprattutto un “pretesto” per coinvolgere tutti voi ad affrontare il tema all’interno delle scuole o comunque al cospetto degli adulti che a vario titolo si interfacciano con l’ambiente scuola.

Per tale ragione consiglio sempre di accompagnare la consegna dei libretti, che avrete cura di stampare, con una conferenza sul tema che coinvolga tutte le parti interessate: dirigenti, insegnanti (di sostegno e non), collaboratori, Asacom, genitori e terapisti.

Il libretto non ha vincoli e si può quindi liberamente scaricare e divulgare anche dal sito (dove troverete preziose informazioni) della cooperativa di terapisti che lo ha con noi predisposto: https://lnx.icorrieridelloasi.it/cosa-facciamo/progetto-accoglimi/

Se vorrete un consiglio io sarò disponibile; scrivetemi pure: cannata.g@libero.it

Vi sono grato per tutto quello che fate e che farete per i nostri bambini speciali.

Un caro saluto.

Giovanni Cannata

Per il libretto e la nota di accompagnamento