Sabato 28 gennaio al Ristorante Vecchia Sizzano il Club Kiwanis Ghemme e Bassa Valsesia ha organizzato una serata dal titolo “Realtà neuropsichiatrica infantile in epoca pandemica e post-pandemica”. Relatore la dottoressa Anna Carla Arlunno, neuropsichiatra infantile.
La dott.ssa Arlunno si è laureata a pieni voti in medicina e chirurgia nel 2005 e nel 2011 ha ottenuto la specializzazione in neuropsichiatria infantile con il massimo dei voti e dignità di stampa. È dirigente medico dell’ASL di Novara dal 2019. In precedenza ha lavorato a Verbania per asst Valle Olona e per il centro di riabilitazione del Sir di Milano. Ha un master ad elevata specializzazione in diagnosi di autismo presso ASL di Novara ed è direttore del centro adhd regionale del Piemonte Orientale per la prescrizione farmacologica riconosciuta dall’AIFA. È docente presso la scuola di psicoterapia e psicologia di Roma dal 2019, dove insegna per i master in psicologia per l’età evolutiva.
La dott.sa Arlunno con la sua dotta relazione ha posto in evidenza le molte problematiche insorte con la fase di lock-down, ma in generale lungo tutto il periodo di durata della pandemia da Covid 19, che perdura tuttora con le sue varianti e molte incertezze.
È stata certamente un’esperienza inedita per tutti, ma per l’infanzia in particolare. La pandemia ha costretto tutti in casa per un lungo periodo. La convivenza continua anche se vissuta con i familiari ha portato in moltissimi bambini più o meno gravi scompensi psicologici e caratteriali di cui ci si è resi conto successivamente alla riapertura. Anche nei periodi successivi al lock-down l’uso obbligatorio della mascherina ad esempio ha tolto la possibilità del contato visivo con il volto delle persone e quindi ha reso impossibile, ai bambini in particolare, la possibilità di individuare dalle espressioni dei volti di chi era loro di fronte il carattere e l’intenzionalità. Una tragedia nella tragedia se si pensa che milioni di bambini hanno sofferto molto in questo periodo e per il futuro avranno conseguenze caratteriali e psicologiche talvolta patologiche.
È seguìto un breve dibattito con domande dei presenti suscitate dalla interessante relazione.
Al termine della serata la Presidente del Club Maria Boniperti ha consegnato alcuni omaggi alla dott.ssa Arlunno ringraziandola per aver accettato di partecipare in qualità di relatrice alla serata e per le indicazioni e i preziosi consigli elargiti.