Chair Antonio Francesco Amodeo

IL PROGETTO

COSTA D’AVORIO. IL RICICLO DELLA PLASTICA DIVENTA SCUOLA

“Una delle maggiori sfide che i bambini in età scolare in Costa d’Avorio affrontano è la mancanza di aule. Queste non esistono, o, quando esistono, sono sovraffollate, rendendo l’apprendimento un’esperienza difficile e spiacevole”,

La Costa d’Avorio ha bisogno di 15.000 aule per soddisfare le necessità dei bambini senza un posto in cui studiare. Per aiutare a colmare questa lacuna,

L’UNICEF HA ANNUNCIATO DI AVER STRETTO UNA COLLABORAZIONE CON UNA AZIENDA SOCIALE COLOMBIANA, LA “CONCEPTOS PLASTICOS”, PRIMA NEL SUO GENERE, CHE CONVERTIRA’ I RIFIUTI IN PLASTICA RACCOLTI IN COSTA D’AVORIO IN MATTONI MODULARI DI PLASTICA.

Una collaborazione per utilizzare la plastica riciclata raccolta da zone inquinate ad Abidjan e nei dintorni e costruire 500 aule per oltre 25.000 bambini con i bisogni maggiori nei prossimi due anni, con il potenziale per aumentare questa produzione.

Isabel Cristina Gamez, cofondatrice e CEO di Conceptos Plasticos ha dichiarato: “Abbiamo collaborato con l’UNICEF su questo progetto perché vogliamo che il nostro modello d’impresa abbia un impatto sociale. Trasformando l’inquinamento da plastica in un’opportunità, vogliamo aiutare a fare uscire le donne dal circuito della povertà e lasciare un mondo migliore per i bambini” .

Gli obiettivi del progetto sono:

  • Sensibilizzare il Kiwanis DISM al problema del diritto all’istruzione per i bambini in Costa d’Avorio, sottovalutato dai paesi più sviluppati.
  • Dare la possibilità ai bambini, che non avrebbero mai pensato che ci sarebbe stato un posto per loro a scuola, di apprendere e crescere in un’aula nuova e pulita.
  • Trasformare l’inquinamento da plastica in un’opportunità per i bambini.
  • Aiutare a fare uscire le donne dal circuito della povertà e lasciare un mondo migliore per i bambini.

La realizzazione del progetto si articola nelle seguenti fasi:

  • Raccolta fondi da donazioni provenienti dai Club e/o da esterni al Kiwanis, da iniziative degli stessi Club, da vendite di gadget ed eventi.
  • Trasferimento del ricavato delle donazioni al Comitato Italiano dell’UNICEF con il quale è stato stipulato un Accordo di partnership nell’ambito del Progetto UNICEF denominato “COSTA D’AVORIO, IL RICICLO DELLA PLASTICA CHE DIVENTA SCUOLA”.

UNICEF utilizzerà le donazioni Kiwanis per l’acquisto di mattoni che consentiranno la costruzione di alcune aule.

I mattoni saranno realizzati in plastica al 100% resistente al fuoco. Costano il 40% in meno, sono il 20% più leggeri e durano centinaia di anni di più rispetto ai materiali di costruzione convenzionali. Sono anche impermeabili, ben isolanti e progettati per resistere a forti venti.

  • Il costo di un mattone di plastica (cm 28x13x7) è di 2 €.
  • Un’aula ha una superficie di circa 36 mq, con pareti di circa 3×2,70 m.
  • Bastano 5 giorni per assemblare un’aula.

“Talvolta, all’interno delle nostre sfide più pressanti, si nascondono opportunità promettenti”, ha dichiarato Fore. direttore generale dell’UNICEF. “Questo è più che un progetto di gestione dei rifiuti e per le infrastrutture per l’istruzione; è una metafora che funziona – la sfida crescente dei rifiuti in plastica letteralmente trasformata in mattoni di costruzione per le future generazioni di bambini”.

Noi come Kiwanis International lo abbiamo accolto sta a noi adesso impegnarci per quanto ci compete.

“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare” (Madre Teresa di Calcutta)

Per chi volesse contribuire al Progetto abbiamo realizzato un SEGNALIBRO che illustra la finalità del service e che rappresenta un efficace strumento di sensibilizzazione nelle scuole e mezzo di illuminazione del territorio per avviare nuovi K-Kids e Key Club. L’iniziativa si svolge in due fasi:

  • Prima fase: ogni Club acquista 100 segnalibri a 100€, questo permette al DISM di mantenere l’impegno con Unicef di donare 5000€ per la realizzazione di nuove aule scolastiche in Costa d’Avorio e 5000€ per il contrasto della fame in Etiopia dove UNICEF utilizzerà le donazioni Kiwanis per l’acquisto di bustine di alimento terapeutico ad alto valore energetico.
  • Seconda fase: ogni Club potrà coinvolgere le scuole del territorio e ogni bambino, acquistando i segnalibro, contribuirà alla realizzazione del service. Si avrà così modo di far conoscere il Kiwanis e con il contributo degli insegnanti, avviare la costituzione di nuovi K-Kids o Key Club.

Qui di seguito i riferimenti per le donazioni:

BONIFICO BANCARIO

KIWANIS INTERNATIONAL DISTRETTO ITALIA SAN MARINO
Banca del Catanzarese – Credito Cooperativo – Ag. Pizzo Calabro
IBAN: IT 20 N0709 14269 0000000 504814
Causale del bonifico:

“[nome club] [pro Service: COSTA D’AVORIO. IL RICICLO DELLA PLASTICA DIVENTA SCUOLA]”

“In difesa degli indifesi”. E’ il motto che caratterizza il Distretto Italia San Marino nell’anno sociale 2022-2023 ed il Governatore Salvatore Chianello ha colto immediatamente l’invito all’azione sottoscrivendo con Unicef un impegno per contribuire a risolvere due emergenze che coinvolgono milioni di bambini in Costa d’Avorio ed Etiopia.

Un gesto importante a sostegno dell’ambizioso progetto che sarà ricordato nel tempo come comportamento etico virtuoso del Vostro fare Service e che segnerà un investimento in immagine del Kiwanis come esempio di Azione socialmente responsabile.

Anticipatamente ringrazio per l’attenzione che Vorrete riservare all’esito dell’impellente iniziativa benefica e, nella fiduciosa attesa di un Vostro cortese riscontro, porgo le mie più vive cordialità. 

Antonio F. Amodeo
Chair Service “Costa d’Avorio. Il Riciclo della Plastica diventa Scuola”

IL SEGNALIBRO

IL PROGETTO UNICEF

SCHEDA CAMPAGNA AMBIENTEINQUINAMENTO AMBIENTALE

L’ambiente in cui un bambino nasce e vive, gioca un ruolo fondamentale per la sua salute, la sua crescita, il suo futuro. Nel mondo, più di 1 bambino su 4 muore prima del compimento del quinto anno di vita a causa dell’ambiente reso malsano dell’inquinamento atmosferico, dalla cattiva o inesistente gestione dei rifiuti plastici, chimici e degli scarti di materiali elettrici.  

Tra le forme di inquinamento più nocive per il nostro pianeta, l’inquinamento causato dai rifiuti di plastica ha raggiunto negli ultimi anni livelli inimmaginabili ed è divenuto uno dei problemi ambientali più gravi ed urgenti da affrontare. Negli ultimi decenni, infatti, la crescita esponenziale della produzione e del consumo di oggetti in plastica ha causato l’inquinamento sia della terraferma che del mare soprattutto in molti Paesi dell’Asia e dell’Africa, dove i sistemi di raccolta dei rifiuti sono spesso inefficienti o inesistenti.  L’esito di questa gestione dei rifiuti in plastica, ridotta o pari a zero, ha causato l’inquinamento dei mari e del loro ecosistema. Solo di recente sono stati evidenziati gli effetti nocivi che le microplastiche causano nelle catene alimentari raggiungendo l’uomo a partire dagli organismi più piccoli come il plancton. Le materie plastiche, infatti, abbandonate in mare e a contatto con la luce solare e gli agenti atmosferici, tendono a scomporsi in minuscole particelle che si diffondono lungo tutta la colonna d’acqua. Continuano poi a degradarsi in particelle sempre più minute entrando nel ciclo dell’acqua potabile.

Alcune cifre ci dicono che:

-ogni anno, vengono prodotte in media 450 milioni di tonnellate di plastica;

-8 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica finiscono negli oceani;

-700 specie viventi sono interessate a fenomeni di inquinamento da rifiuti plastici

Nei prossimi 30 anni, il mondo potrebbe produrre quattro volte la quantità di plastica prodotta fino ad oggi. Senza una gestione corretta dello smaltimento dei rifiuti plastici, l’inquinamento delle acque sotterranee, gli scarichi ostruiti dalla plastica stessa e l’inquinamento dell’aria causato dalla combustione dei rifiuti, potrebbero minacciare l’accesso all’acqua pulita, comportando gravi rischi per l’ambiente e la salute.

IL PROGETTO UNICEF “SCUOLE DI PLASTICA”

Nell’ottica di intervenire a difesa della salute dei bambini, della salvaguardia dell’ambiente e dello sviluppo delle comunità, nel 2018 l’UNICEF ha lanciato il progetto “Scuole di Plastica” che si prefigge di trasformare la lotta all’inquinamento causato dalla plastica in opportunità per alcuni Paesi come la Costa d’Avorio.

In Costa d’Avorio 1,6 milioni di bambini non vanno a scuola.  Sul territorio non ci sono abbastanza scuole e le poche aule esistenti sono sovraffollate e non permettono ai bambini di poter studiare nella maniera ottimale.

-Il 46% delle famiglie sono composte per lo più da madri sole che vivono in condizioni di povertà estrema;

-in un solo giorno vengono prodotte circa 288 tonnellate di rifiuti di plastica ad Abidjan, la capitale della Costa d’ Avorio e solo il 5% di tali rifiuti viene riciclato;

-il 60% dei casi di malaria, diarrea e polmoniti sono attribuibili alla gestione inadeguata dei rifiuti prodotti. Queste malattie sono fra le cause principali di decesso per i bambini del Paese ivoriano  

L’obiettivo del progetto UNICEF “Scuole di Plastica” è quello di costruire 15mila scuole per i bambini della Costa d’Avorio attraverso il riciclo dei rifiuti di plastica e la loro trasformazione in mattoni.

I mattoni realizzati in plastica al 100% sono realizzati utilizzando ogni tipo di plastica tranne il PVC; sono facili da assemblare; hanno proprietà ignifughe ed impermeabili e sono progettati per assicurare l’isolamento e la resistenza a forti venti ed intemperie. Altre caratteristiche che li rendono una soluzione ottimale in campo edilizio è l’avere un peso ed un costo alquanto contenuti rispetto ai materiali da costruzione convenzionali e tutto ciò a fronte di una durata e resistenza nel tempo, nettamente superiori.

L’UNICEF ha avviato una collaborazione l’azienda sociale colombiana “Conceptos Plasticos” che realizza mattoni modulari derivati dalla lavorazione della plastica riciclata e raccolta nelle zone inquinate della capitale Abidjan.

Grazie a tale collaborazione, solo nel 2019 sono state riciclate 295 tonnellate di rifiuti di plastica ed in tale attività sono state introdotte mille madri nel mercato ufficiale del riciclo permettendo loro di uscire dallo stato di povertà in cui vivevano.

Attraverso il riciclo, fino ad ora sono state costruite più di 200 aule capaci di contenere ben 8.400 bambini ma l’obiettivo del governo ivoriano con il sostegno di UNICEF è quello di costruire entro il 2025 circa 3.000 classi per anno poiché una delle più grandi difficoltà che incontrano i bambini ivoriani in età scolare è proprio quella di non poter studiare a causa della mancanza di aule o per le grandi distanze da coprire per poter frequentare la scuola più vicina

Il progetto “Scuole di plastica” nato in collaborazione con questa azienda sociale di riciclo colombiana, punta all’innovazione nel contribuire a rendere il mondo libero dalla plastica e l’UNICEF prevede di esportare questo modello in altri Stati africani che affrontano sfide difficili nell’accesso all’istruzione e dove coesistono alti tassi di inquinamento da rifiuti e povertà estrema.  

In Ciad, per esempio, l’UNICEF ha proposto al Ministero dell’Istruzione Nazionale e della Promozione Civica (MENPC) un modello di aule costruite con bottiglie di plastica, in questo caso non trasformate in mattoni ma riempite di sabbia e malta.  Anche qui, si cerca di proporre un’offerta educativa di qualità, migliorando l’ambiente attraverso il riciclo dei rifiuti con il coinvolgimento delle comunità locali

Con la donazione di 3 euro sarà possibile ricavare dalla plastica riciclata un mattone piccolo. 

Con una donazione di 8 euro potremo realizzare un mattone in plastica riciclata e fornire 2 pacchi da 10 quaderni formato A4 

Con una donazione di 15 euro potremo ricavare dalla plastica riciclata ben 5 mattoni