“Eliminare l’inquinamento della plastica”: è lo slogan-appello della Giornata mondiale dell’Ambiente 2023, istituita dalle Nazioni Unite 50 anni fa, il 5 giugno 1973. Tre le parole d’ordine: ridurre, riciclare e riutilizzare.
Il messaggio è chiaro: il mondo sta morendo soffocato dalla plastica e bisogna agire subito.
Per parlare su questo tema nella giornata di lunedì 5 giugno 2023 si è avuto un incontro con gli allievi dell’istituto Paritario, sez. “Trasporti e logistica”, Guglielmo Marconi di Augusta.
Dopo i saluti del dirigente scolastico ing. Roberto Formica e del Presidente del Kiwanis Club Augusta Renato Giummo, è intervento Domenico Morello, esperto ambientale e Chair distrettuale del Kiwanis Distretto Italia San Marino per i grandi eventi, che ha trattato con gli allievi del quinto anno la problematica del pericolo che le plastiche stanno producendo nel mare e sulla catena alimentare.
Ogni anno l’umanità produce circa 430 milioni di tonnellate di plastica, metà delle quali progettate per essere utilizzate una sola volta. Di questi, meno del 10% viene riciclato e si stima che ogni anno 19-23 milioni di tonnellate finiscano nei laghi, nei fiumi e nei mari. Non solo, se non si agisce presto la produzione annua di plastica potrebbe triplicare entro il 2060.
La plastica è ovunque: nel suolo, nei mari, nei fiumi, nei laghi, nell’aria, nel cibo. Se da un lato porta benefici all’umanità, dall’altro, il suo impatto su ogni essere vivente e habitat è sempre più devastante.
Il rapporto dell’UNEP indica soluzioni basate sulle 3 R: riuso (consentirebbe di avere un taglio del 30% dell’inquinamento nei prossimi 17 anni); riciclo (per un’ulteriore 20% in meno e fino al 50% eliminando i sussidi ai combustibili fossili e rafforzando le linee guida per migliorare la riciclabilità) e riorientando la produzione (il 17% in meno usando materiali alternativi).
Gli allievi avevano nei giorni scorsi effettuato una ricognizione nel porto industriale di Augusta verificando lo stato di salute del nostro mare e i presidi esistenti per tenere pulito le acque del porto.
A conclusione tante sono state le domande degli studenti, a cui il relatore a risposto con dovizia di informazioni. I ragazzi hanno compreso che lo stato di salute dei nostri mari e dell’ambiente in generale passa anche dai nostri comportamenti quotidiani.