Si è svolto nella giornata di mercoledì 5 luglio l’incontro sul service che ha riguardato il tema dell’ Autismo, progetto “La città inclusiva”, tema individuato quest’ anno sociale, dal Distretto Italia San Marino, nell’Area Salute e Assistenza.
Ha introdotto i lavori Domenico Morello, Vice Presidente del Club di Augusta, alle ore 17,00 presso i locali dell’Istituto Paritario “Guglielmo Marconi” di Augusta con gli allievi del corso di formazione ASACOM per Assistenti all’autonomia e alla comunicazione delle persone con disabilità.
L’ing. Morello ha voluto ringraziare la la Società Cooperativa Sociale –Onlus- “L’ALBERO e l’Associazione C.F.R.I. Autismo Centro Formazione Ricerca Intervento, che si occupano delle problematiche relative allo spettro dell’Autismo, assistendo numerose famiglie e aiutandole nei progetti di inclusione e che hanno aderito all’odierno incontro.
Dopo il primo incontro sull’autismo, si è parlato dell’inclusione dei bambini affetti da sindromi di autismo con relatrici, la d.ssa Veronica Centamore, interprete LIS – Operatore all’autonomia e alla comunicazione specializzata in sordità, docente disabilità sensoriali, tecnico del comportamento ABA, esperto DSA e la d.ssa Isabella Migliore, Psicologa e Psicoterapeuta, Direttore Terapeutico del C.F.R.I. – Autismo Centro Formazione Ricerca Intervento.
Rompere il silenzio e l’isolamento dei bambini con sindrome dello spettro autistico e delle loro famiglie si può. Il primo passo? Riconoscere e valorizzare le risorse, capacità e punti di forza di chi, fin da piccolo, presenta questo disturbo, per fare in modo che possa sviluppare una propria autonomia e inserirsi in modo soddisfacente nel contesto sociale di appartenenza.
Una sfida ambiziosa che può essere vinta anche grazie a un maggiore coinvolgimento e potenziamento del mondo della scuola primaria, che, assieme alla famiglia, è il luogo in cui questi bambini provano a uscire dall’isolamento e a gestire le difficoltà di comunicazione imposti dall’autismo, per riuscire a entrare in relazione con gli altri. Una sfida che va affrontata al più presto se si tiene conto che oggi in Italia la sindrome dello spettro autistico colpisce 1 bambino su 77, nella fascia di età compresa tra i 7 e i 9 anni. Questi bambini vivono una condizione di disfunzionalità con comportamenti sociali atipici, di gravità e pervasività diversa, focalizzata nell’ambito delle capacità comunicative, della gestione delle emozioni e del repertorio di attività e interessi, accompagnata da modelli di comportamento ristretti, ripetitivi e stereotipati.
La sfida dell’inclusione si vince insieme con la collaborazione della famiglia, della scuola e degli insegnanti di riferimento, degli uffici preposti del Comune e dell’Asp, dalle associazioni sociali che si pongono il fine di svolgere attività socio-assistenziali a favore delle fasce più deboli e svantaggiate della società, in particolar modo verso i soggetti con disabilità, gli anziani, i minori, ed in generale a tutela delle fasce più deboli della popolazione. Il suo fine ultimo è quello di garantire la dignità di esistenza e favorire laddove possibile il mantenimento della domiciliarità e l’autonomia delle persone sostenendole, laddove impossibilitate, nella gestione della propria quotidianità e nel soddisfacimento dei loro bisogni primari e secondari.