Lunedì 6 febbraio si è tenuto un importante incontro sulla sicurezza ed educazione stradale dal titolo “Psicologia alla guida”, presso il primo Istituto di Istruzione Superiore ” Megara” di Augusta” alla presenza del dott. Giuseppe Impoco, Chair distrettuale della sicurezza ed educazione stradale.
Dopo i saluti del dirigente scolastico prof. Renato Santoro, del Presidente del Kiwanis Club Augusta ing. Renato Giummo e del Chair distrettuale dott. Giuseppe Impoco è stata la volta delle relazioni molto seguite dalla platea degli studenti del liceo.
“Dimmi come guidi e ti dirò chi sei”, si potrebbe soggiungere rimodulando un detto ormai entrato nel sentire comune. Proprio le connessioni tra stati d’animo, tratti di personalità e stili di comportamento alla guida in rapporto al problema della sicurezza stradale sono state il tema conduttore del seminario “Psicologia alla guida”.
Ringraziamo calorosamente per l’impegno profuso nell’iniziativa il dott. Salvatore Cannavà, psicologo della sicurezza stradale e principale relatore dell’incontro e il prof. Renato Santoro, dirigente scolastico per aver aderito all’iniziativa. Sono intervenuti altresì l’avv. Salvatrice Feccia, Vice Presidente Vicario Regione Sicilia AIDO, Presidente Gruppo Comunale Augusta AIDO, le docenti Anna Lucia Daniele, Maria Adelaide Scacco, referente per la legalità e Jessica Di Venuta, referente per l’educazione civica.
Non è un mistero che le condizioni della psiche individuale si riflettano con immediatezza nei comportamenti adottati da chi si mette alla guida. Ma i numeri drammatici riguardanti i sinistri con esiti gravi o fatali soprattutto nella fascia d’età giovanile (15- 24 anni) reclamano un impegno stringente nelle campagne di prevenzione del rischio. Accade spesso che chi si mette alla guida abbia una percezione falsata sia della propria effettiva competenza nella gestione del mezzo che dei potenziali pericoli prevedibili ed accertati oppure del tutto estemporanei. Altrettanto frequente la tendenza a riversare malesseri personali, stati d’ira o problemi d’ansia nei comportamenti attuati alla guida, secondo uno stile disadattivo e disfunzionale che mal si concilia con la piena assunzione di responsabilità, la coscienziosità per se stessi e per il prossimo.
Il primo comando del buon guidatore esige infatti la conoscenza e il rispetto scrupoloso del Codice della strada, di obblighi, limiti, divieti e buone prassi ideati a tutela della reciproca sicurezza. L’adeguata consapevolezza delle competenze alla guida dovrebbe allontanare i giovani dai rischi connessi ad un delirio di onnipotenza, ma anche dalla scarsa autostima che, accompagnata all’ansia, impedisce di gestire efficacemente il mezzo su strada. Piccoli ma fondamentali accorgimenti (tra gli obblighi di legge da molto tempo) possono risultare decisivi per salvare vite umane: il corretto e costante uso del casco e della cintura di sicurezza, la bassa velocità (è noto come la velocità sia direttamente proporzionale al livello di rischio), l’astinenza dal consumo di bevande alcoliche prima di guidare. Potrebbero trarre in inganno con conseguenze inimmaginabili tanto il consumo di bevande a bassa gradazione come la birra, molto popolare tra i giovani, quanto i micidiali pericoli derivanti dall’uso scriteriato dei dispositivi digitali, per il desiderio di rimanere sempre connessi anche in momenti inopportuni. Non resta che rivolgere un accorato appello a chiunque si metta in viaggio su strada: prima di guidare…pensa!