Si è svolto l’11 dicembre, nella splendida Chiesa di San Giuliano in via Crociferi, il Concerto “Note di Natale” delle Corali polifoniche “Imago vocis”, curata e diretta sin dal 1987 da Padre Salvatore Resca, e “Tempus Iocundum”, fondata nel 2020 da Bruna D’Amico. La manifestazione, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza, è stata promossa dalla Società Catanese Amici della Musica(SCAM) e dal Kiwanis Catania Centro, attraverso la sinergia dei rispettivi presidenti, Anna Rita Fontana e Antonio Maria Greco.
Davvero toccante il connubio creato dalla bellezza dell’arte barocca e dalle suggestive melodie corali che, sotto la direzione magistrale di Padre Resca, pervenivano a raffinati esiti espressivi, coinvolgendo una platea gremita e alquanto partecipe all’articolato programma: si trascorreva infatti da brani gregoriani (Rorate coeli desuper) ai classici natalizi come Stille nacht di Gruber, tra fiaccole accese, entrambi a cori riuniti; procedendo poi, attraverso punte di un estroso Novecento, sino a brani tradizionali siciliani, come la Ninna nanna di la notti di Natali, frutto della creatività del maestro D‘Amico e da lei stessa accompagnata al pianoforte, sulle armonie del coro Imago vocis contornato dalla base strumentale di validissimi musicisti, quali Anna Spoto al flauto, Gabriele Pasqualini al clarinetto, Ferdinando D’Urso al sax tenore, Anselmo Petrosino alla fisarmonica e Peppe Liotta al basso. Lo stesso organico, completato dalla batteria di Silvestro Rizzo, offriva costante supporto all’intera serata, arricchita dal tradizionale siciliano Maria lavava, dall’esultante Feliz navidad di Josè Feliciano e dai ritmi ondeggianti di Ariel Ramirez, nei brani Anunciaciòn (richiesto come bis) e Los reyes magos, improntati alla briosità delle danze argentine, con singolari effetti percussivi. L’esecuzione corale è stata inframezzata da brani solistici di Petrosino, che su una fisarmonica dalle chances sinfoniche ha eseguito Acquarelli cubani, Oblivion di Astor Piazzolla e l’Intermezzo da Cavalleria Rusticana. All’abilità dei coristi si affidava ancora il canone a 5 voci Orchestra, ed in chiusura entrambi gli ensemble esprimevano la solennità di George Friedrich Haendel nel Canticorum jubilo. Vivissimo il consenso della folta platea. che ha tributato calorosi applausi all’intera formazione musicale per la sua eccellente capacità aggregante.