Taormina. Il Kiwanis Club Tauromenium Valle Alkantara, in occasione della “Giornata della memoria”, ha organizzato (in collaborazione con l’Associazione culturale “Amici dell’arte”) una interessante conferenza dal titolo: “Janusz Korczak” e a seguire un concerto dal titolo: “La chitarra attraverso i secoli”, con le musiche di Agatino Scuderi e Gloria Pafumi.
La Presidente del Kiwanis Club Tauromenium Valle Alkantara, Sarah Foti Angelico, ha aperto l’incontro ricordando che “solo alla fine della seconda guerra mondiale, con la scoperta dei campi di sterminio e la testimonianza dei sopravvissuti, si rivelò al mondo l’orrore del genocidio perpetrato”.
“Nacque così – ha aggiunto durante la conferenza la Presidente – la necessità di fissare nel tempo un momento di riflessione su quanto accaduto, in modo da conservare per il futuro del Paese la memoria di un tragico oscuro periodo dell’umanità, affinché simili eventi non si verifichino più.
Apprezzato ed esaustivo l’intervento di Antonella Biuso, socia del Kiwanis, sulla vita del pedagogista polacco Janusz Korczak (vittima della shoah): Tutto il mondo ha riconosciuto il suo valore.
Oggi noi lo vogliamo ricordare per quanto ha fatto per la Casa degli Orfani, per i bambini ebrei di Varsavia.
Quando l’Istituto venne trasferito nel ghetto di Varsavia e fu chiara la fine che li attendeva, Korczac cominciò a preparare i bambini alla morte, senza mai rinunciare ai suoi messaggi di amore per l’umanità.
Decise di seguirli e accompagnarli fino alla fine, nonostante gli fosse stata offerta la possibilità di mettersi in salvo, rifiutò”.
Dal libro di Monika Pelz, dal titolo: “Io non mi salverò”, Carla Balsamo e Orazio Costarella hanno letto alcuni passaggi.
Alla fine dell’incontro, il Luogotenente Governatore del Kiwanis, Antonio Sciuto, si è congratulato con la Presidente del Club taorminese, Sarah Foti Angelico, per l’ottima organizzazione dell’evento. Lo stesso Luogotenente ha ribadito la necessità di vigilare perché un evento come quello verificatosi nel secolo scorso non abbia più a verificarsi.
Piano piano e senza accorgercene si può ricadere nella barbarie della shoah.