Il 18 ottobre si celebra la XVII Giornata Europea contro la tratta di esseri umani, istituita dalla Commissione Europea nel 2006. Nel corso del 2016 l’OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni) ha fornito informativa sulla tratta a scopo di sfruttamento sessuale presso i porti di Augusta, Messina, Catania, Palermo, Porto Empedocle, Reggio Calabria, Taranto, Brindisi e Otranto, negli Hotspot di Lampedusa, Trapani, Pozzallo (RG), Taranto e nei centri di prima accoglienza della Sicilia, Puglia e Calabria e in altre strutture che ospitano potenziali vittime di tratta in arrivo via mare. Secondo Helga Gayer, Presidente del GRETA, “Un crescente numero di persone che fuggono da conflitti armati, violenze ed emergenze climatiche e umanitarie è costretto a migrare in condizioni pericolose”. E tra loro molti sono minorenni.
Oggi siamo stati invitati a partecipare ad una riunione organizzata dalla Regione Sicilia nella quale si è parlato di Tratta delle persone (e dei minori). La Regione Siciliana, Assessorato della Famiglia e delle Politiche Sociali, in occasione della XVII giornata europea contro la tratta di esseri umani ha realizzato una conferenza regionale denominata “LA SICILIA NON TRATTA”. L’evento si è svolto presso l’Assessorato della Famiglia e delle Politiche Sociali, ma anche online, da remoto. Presenti numerose prefetture oltre ai responsabili della Regione Sicilia. All’evento molte altre Associazioni del territorio che hanno concordato sulla necessità di proporre alle Autorità un Tavolo in cui discutere di questo problema e dal quale far partire proposte da sottoporre alle autorità.
È bene ricordare a tutti che in Italia è attivo un numero verde Antitratta 800 290 290. Gestito dal Ministero dell’Interno, è attivo tutti i giorni della settimana, 24 ore su 24, su tutto il territorio nazionale. L’obiettivo è favorire l’emersione del fenomeno e supportare le vittime di tratta e sfruttamento, specie i più piccoli, offrendo informazioni sulle possibilità di aiuto e assistenza e mettendo in contatto con i servizi socio-assistenziali territoriali.
C.Alessandro Mauceri