Il Kiwanis Italia San Marino ha istituito un Premio in memoria del fisico Augusto Righi, destinato a due studenti del primo anno del corso di laurea in Fisica e Astronomia dell’Università di Bologna. Quest’anno, il prestigioso riconoscimento è stato assegnato a due ex studenti del Liceo Augusto Righi di Cesena.
La cerimonia di premiazione si è tenuta lo scorso 27 maggio a Bologna. I Premi di Studio, istituiti dai discendenti della famiglia Righi e donati dall’associazione Kiwanis International Italia San Marino, sono stati creati in occasione del centenario della morte del fisico bolognese, avvenuta nel 2020. Destinati a una studentessa e a uno studente del primo anno dei corsi di laurea triennale del Dipartimento di Fisica e Astronomia, i premi sono stati assegnati in seguito a una selezione basata sulla valutazione di un elaborato, testuale o video, sul motivo dell’iscrizione alla facoltà prescelta.
La cerimonia è stata introdotta dai saluti del direttore del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Bologna, Andrea Cimatti, e del direttore dell’INFN di Bologna, Eugenio Scapparone. Ha impreziosito la cerimonia l’intervento del professor Giorgio Dragoni, fisico da sempre storico della famiglia Righi, in collegamento web e la presenza di Emilio Follo, curatore dell’archivio elettronico di contenuto storico epistolare di Augusto Righi che ha catalogato più di quattromila lettere.
Presente il Luogotenente Kiwanis in divisione 17 Piemonte Domenico Rossi e Biancamaria Toccagni, presidentessa del Club Kiwanis San Marino, che ha illustrato le finalità e i valori dell’associazione. Per UNIBO dipartimento di Fisica e Astronomia la professoressa Laura Fabbri, strettamente legata alla famiglia Righi da profonda amicizia, ha collaborato alla realizzazione del progetto insieme a Sara Valentinetti, coordinatrice del gruppo pari opportunità e membro della commissione valutatrice, e Lorenzo Rinaldi, coordinatore del corso di studi in Fisica. Essi hanno descritto il processo che ha portato alla selezione dei vincitori, premiati da Federico Spinozzi, chair del service kiwaniano, e da Liana Righi, bisnipote del fisico.
I vincitori del premio sono stati Samuele Fogacci e Sabrina Notarpietro. Samuele ha presentato un video che, con ironia, ha illustrato le soddisfazioni e le difficoltà della vita universitaria. Sabrina, invece, ha scritto un racconto in cui, attraverso un dialogo tra madre e figlio, ha spiegato le motivazioni che l’hanno spinta a intraprendere questo percorso. Entrambi gli elaborati hanno espresso gratitudine verso i loro docenti di Matematica e Fisica e hanno menzionato una significativa gita al CERN, il Centro Europeo per la Ricerca Nucleare, avvenuta durante il quinto anno di liceo.
Sabrina ha scritto: “A livello didattico, sia nelle materie umanistiche che in quelle scientifiche, gli stimoli forniti e gli insegnamenti acquisiti in quegli anni [del liceo] sono stati un tesoro che ho custodito con molta cura. È qui che mi sono veramente resa conto di quanto mi piacesse la Fisica […] ed un ruolo importante lo ha giocato sicuramente il mio professore. Lui riuscì veramente a farmi appassionare alla materia, non presentandola come una serie di sterili formule, ma piuttosto come uno strumento per interpretare la natura e comprenderla a fondo.”
Samuele ha dichiarato: “Come Sabrina, non posso che ringraziare i miei insegnanti per tutto quello che mi hanno trasmesso, ma soprattutto per la loro passione che rimarrà ben oltre le nozioni che ho appreso. Allo stesso modo va ringraziata la scuola, i miei compagni e tutti coloro che, tramite le gare e i corsi, mi hanno aiutato a scoprire la passione per una materia e mi hanno aiutato a crescere, in un percorso che va molto al di là dell’accademia.”
Oltre al premio in denaro, ai vincitori è stata donata una copia del libro scritto dallo storiografo e fisico Giorgio Dragoni, che in quasi 600 pagine ha sintetizzato lo studio di una vita sull’opera di Righi. Il fisico è stato descritto come una figura straordinaria per la sua poliedricità: fisico, matematico, ingeniere, filosofo della scienza, grande didatta, conferenziere sperimentale e senatore del Regno d’Italia per meriti scientifici, nominato ben 40 volte per il Premio Nobel dai più grandi scienziati del suo tempo.