Dal Chair C. A. Mauceri – Continuano su “Lo Spessore” le puntate sull’Unione Europea

Le venti Commissioni EU

ENVI, DROI, ECON, PECH, INTA, AFCO, AFCO, IMCO… alzi la mano chi ha mai sentito nominare queste sigle e sa esattamente di cosa si tratta.

Sono i nomi delle venti commissioni (o comitati) in cui sono divisi gli europarlamentari appena eletti e che avranno il compito di fornire suggerimenti per la preparazione dei documenti che la Commissione europea sottoporrà alla ratifica del Parlamento europeo. Un ruolo estremamente importante: saranno i membri di queste commissioni che dovranno approfondire i temi all’ordine del giorno PRIMA che la Commissione o il Parlamento o uno degli altri organi di governo dell’UE vengano chiamati a decidere. Tra i poteri delle commissioni quello di proporre emendamenti e di nominare un gruppo negoziale per condurre i negoziati con il Consiglio sulle norme in discussione.
Ognuna delle venti commissioni è composta da un gruppo di membri titolari compreso tra 25 e 81. A loro si aggiungono un numero equivalente di supplenti. Ciascuna commissione elegge un presidente e fino a quattro vicepresidenti tra i membri titolari che formano l’ “ufficio di presidenza della commissione”. Il loro mandato dura due anni e mezzo.

Ciascuna di queste commissioni è individuata con una delle strane sigle ignote alla maggior parte dei cittadini europei (nonostante le riunioni si svolgano solitamente a porte aperte), ma che ricorda il loro ambito di lavoro. I compiti delle varie commissioni coprono praticamente tutta l’attività del PE e della CE. C’è la commissione per gli affari esteri AFET. La commissione per lo sviluppo DEVE (incaricata, tra l’altro, dei rapporti con i paesi in via di sviluppo, a livello bilaterale e nel quadro delle organizzazioni internazionali e sedi interparlamentari interessate, degli accordi di cooperazione con tali paesi, segnatamente il controllo dei finanziamenti per gli aiuti erogati e la valutazione dei risultati, anche per quanto riguarda l’eliminazione della povertà). C’è poi la commissione per il commercio internazionale INTA. La valutazione dei bilanci multimiliardari dell’UE spetta alla commissione per i bilanci, alla commissione per il controllo dei bilanci UDG e alla commissione per i problemi economici e monetari ECON (quest’ultima si occupa anche di politiche economiche e monetarie dell’Unione europea, della libera circolazione dei capitali e dei pagamenti transfrontalieri e del il sistema monetario e finanziario internazionale (comprese le relazioni con le istituzioni e le organizzazioni finanziarie e monetarie). Quelta commissione è assistita da una sottocommissione competente per le questioni fiscali, in particolare la lotta alla frode fiscale, all’evasione fiscale e all’elusione fiscale nonché la trasparenza finanziaria a fini fiscali. c’è poi la commissione per l’occupazione e gli affari sociali EMPL cui competono tutte le questioni realtive al lavoro e anche le forme di discriminazione sul luogo di lavoro e nel mercato del lavoro, eccetto quelle fondate sul sesso. Alla commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare ENVI spettano il monitoraggio e le proposte riguardanti la politica dell’ambiente e le misure per la sua tutela concernenti i  cambiamento climatico, l’inquinamento dell’aria, del suolo e delle acque, la gestione e il riciclaggio dei rifiuti, le sostanze e i preparati pericolosi, i livelli di rumore, il cambiamento climatico e la tutela della biodiversità, lo sviluppo sostenibile, gli accordi internazionali e regionali per la protezione dell’ambiente, ma anche le riparazione del danno ambientale, la protezione civile. Coordina l’Agenzia europea dell’ambiente, l’Agenzia europea per le sostanze chimiche e la sanità pubblica (in particolare i programmi e le azioni specifiche nel settore della sanità pubblica, (b) i prodotti farmaceutici e cosmetici, gli aspetti sanitari del bioterrorismo, l’Agenzia europea per i medicinali e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie; le questioni riguardanti la sicurezza alimentare, dall’etichettatura e la sicurezza dei prodotti alimentari alla legislazione veterinaria concernente la protezione contro i rischi per la salute umana; i controlli sanitari dei prodotti alimentari e dei sistemi di produzione alimentare. C’è poi la commissione per l’industria, la ricerca e l’energia ITRE. E la commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori. Importante anche il ruolo della commissione per i trasporti e il turismo, quello della commissione per lo sviluppo regionale (gestisce il vecchio FESR) e la commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale AGRI e la commissione per la pesca PECH.  Alla commissione per la cultura e l’istruzione CULT spetta il compito di curarsi degli aspetti culturali dell’Unione europea, della politica dell’Unione europea nel campo dell’istruzione, ma anche le politica dell’audiovisivo e gli aspetti culturali ed educativi della società dell’informazione, la politica della gioventù, lo sviluppo di una politica dello sport e delle attività ricreative. Ruolo non secondario ala questa commissione spetta anche la gestione delle politiche dell’informazione e dei media. Altro ruolo delicato quello della commissione giuridica JURI che è competente per l’interpretazione, l’applicazione e il controllo del diritto dell’Unione e la conformità degli atti dell’Unione al diritto primario, in particolare la scelta delle basi giuridiche su cui devno basarsi le norme e i regolamenti approvati dal PE Insieme con la commissione per gli affari costituzionali AFCO.

I diritti umani sono compito della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni DROI e della commissione per i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere. Ultima, ma non meno importate, la commissione per le petizioni: ad essa spetta il compito ingrato di regolamentare le petizioni, 2.   l’organizzazione di audizioni pubbliche relative alle iniziative dei cittadini ai sensi dell’articolo 228 e le relazioni con il Mediatore europeo. Regolamento del Parlamento europeo – ALLEGATO VI – ATTRIBUZIONI DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI PERMANENTI – luglio 2024 (europa.eu)

A queste venti commissioni, il Parlamento può aggiungere delle sottocommissioni e delle commissioni temporanee speciali per trattare questioni specifiche e ha il potere di istituire commissioni d’inchiesta per indagare su presunte violazioni o cattiva amministrazione del diritto dell’UE.

Un lavoro organizzativo non indifferente che richiede uno sforzo iniziale enorme di ripartizione dei ruoli. Anche viste le differenze notevoli tra un comitato e l’altro. Alcuni comitati sono estremamente attivi, altri richiedono un impegno minore. Inutile dire che quelli più gettonati e richiesti (ma anche i più delicati) sono quelli il che hanno il compito di gestire somme più elevate. A volte si tratta di temi delicati. Ieri ad esempio si sono svolti i lavori della commissione FEMM per analizzare lo studio su come viene rilevata la violenza ostetrica e ginecologica nell’Ue. Un’analisi dei problemi e delle sfide, del quadro giuridico applicabile, delle conseguenze sociali, politiche e giuridiche. Il tutto senza perdere d’occhio iniziative nazionali per migliorare la comprensione e la prevenzione di questa forma di violenza di genere. E proprio oggi 23 luglio 2024 si è tenuta la riunione costitutiva della commissione AFET. I lavori si sono svolti presso la sala József Antall 2Q2 e sono stati trasmessi in streaming. Tra i temi trattati, la valutazione dei rapoprti tra Ue e Cina: all’ordine del giorno vari aspetti delle relazioni bilaterali e dell’approccio dell’UE nei confronti della Cina, compresa la sua politica di riduzione dei rischi e le questioni relative alla politica interna e alla politica estera della Cina. Domani sono previste diverse riunioni. Chi volesse seguire in streaming, ad esempio, i lavori della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni potrà farlo collegandosi qui Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni – Centro multimediale (europa.eu)

Tutti argomenti importanti. Analisi delicate e che potrebbero portare a decisioni sbagliate da parte della Ce e del Pe. Ma dei quali non parla mai nessuno. E pochi (tranne gli addetti ai lavori) sanno cosa significano queste sigle…

C.A. Mauceri