Dal Chair Service Ricerca Malattie Rare, Marco Orefice

Cari amici Kiwaniani,

il Governatore del DISM, Francesco Garaffa, nell’ambito dell’area salute ed assistenza mi ha conferito l’incarico di attuare un service di rilevante importanza concernente la salute di molte persone: Le malattie rare e la necessaria ricerca delle cause, delle cure e, in generale, di ogni supporto che attraverso questo service noi Kiwaniani possiamo offrire a chi soffre delle dette patologie.

È utile, se non necessario, ricapitolare i dati riguardanti le problematiche afferenti a queste tremende malattie di origine genetica che colpiscono per lo più i bambini ed i giovani fino a circa 16 anni di età e gli anziani oltre i 60 anni.

Definizione

Una malattia si definisce “rara” quando la sua prevalenza, intesa come il numero di casi presenti su una data popolazione, non supera una soglia stabilita e non risulta quindi statisticamente rilevante. Nell’Unione Europea la soglia è stata fissata allo 0,05% della popolazione, ossia 5 casi su 10.000 persone.

Dati Epidemiologici

Secondo i dati forniti dalla OMS, le “Malattie Rare” sono oltre 7.000 e rappresentano il 10% di tutte le patologie conosciute. Si tratta di malattie molto differenti fra di loro in quanto colpiscono organi diversi i più esposti sono i bambini e gli adolescenti. Nel mondo ne sono colpite circa 350 milioni di persone e di questi circa 2 milioni di italiani.

Le “Malattie Rare” in Italia

Come sopra accennato, nel nostro Paese i malati rari sono circa 2 milioni: nel 70% dei casi si tratta di pazienti in età pediatrica: in base ai dati dell’Istituto Superiore di Sanità si stimano 20 casi di malattie rare ogni 10.000 abitanti e ogni anno sono circa 19.000 i nuovi casi segnalati dalle oltre 200 strutture sanitarie diffuse nella penisola. Ma solo per circa 700 malattie si è trovata la cura. Le malattie rare più frequenti sono le malformazioni congenite (45%), le malattie delle ghiandole endocrine, della nutrizione o del metabolismo e i disturbi immunitari (20%) o del sangue e degli organi emopoietici.

Diagnosi precoce

Essere affetti da una malattia rara comporta un doppio problema, sia perché per tali malattie troppo spesso non esistono cure, sia perché la loro rarità né condiziona una scarsa conoscenza da parte dei medici, di base in particolare, e porta ad una inadeguata possibilità di diagnosi precoce. Secondo una ricerca condotta su 5.000 pazienti, il 25% la aspetta da 5 a 30 anni e il 40% si imbatte in diagnosi sbagliate. In molti casi per diversi anni né il curante né tanto meno il paziente sanno di trovarsi di fronte ad una malattia rara. Il fatto che i pazienti e siano poco numerosi e sparsi in aree geograficamente lontane, rende difficile individuare, di volta in volta, il centro di riferimento che disponga degli strumenti diagnostici per un riconoscimento precoce, condizione indispensabile per arrestare o rallentare il decorso della malattia.

Terapia

Tutte queste patologie sono orfane di cure, ma l’industria farmaceutica è restia ad intraprendere ricerche in questo campo o a produrre farmaci poiché non riuscirebbe ad ammortizzare i costi, essendo esiguo il numero dei fruitori dei farmaci realizzati. Esistono circa 2.000 farmaci potenziali che non vengono sviluppati anche per mancanza di risorse. La recente normativa (L. 175/2021) ha autorizzato l’importazione in Italia di farmaci utilizzati con successo all’estero.

Maggiori dettagli sulle “Malattie Rare” li daremo nel corso delle conferenze che verranno organizzate in quest’anno sociale.

Obiettivo del Service

Consiste nel sensibilizzare il pubblico in merito a questo problema per consentire al maggior numero di malati di accedere alla diagnosi, al trattamento e alle cure. Durante il decorso della malattia accade che il paziente si trovi isolato ed incompreso dalla comunità in cui vive subendo anche discriminazioni di genere da parte di centri e sportelli sanitari locali.

Cosa possiamo fare in concreto:

  • organizzare tavole rotonde, convegni, conferenze, dibattiti, per far conoscere tutte le problematiche inerenti a queste malattie compresi i farmaci orfani, questo prendendo anche contatto con le ATS locali perché inseriscano nei programmi di aggiornamento momenti di approfondimento sul problema e sulla rete di unità locali che si occupano di queste problematiche;
  • rendere noti i centri dove si studiano e si curano queste patologie iniziando con l’Istituto Farmacologico Mario Negri che a Ranica (Bg) ha da anni istituito un centro ad hoc;
  • operare perché i malati non si sentano soli e senza punti di riferimento;
  • coinvolgere medici ed operatori sanitari perché conoscano le problematiche e siano in grado di fornire indicazioni ai malati;
  • incentivare la ricerca sulle terapie per le malattie rare. Istituire borse di studio per ricercatori;
  • Illustrare le provvidenze introdotte dalla recente normativa sopraindicata.

Detto quanto sopra appare evidente la necessità di aiutare e favorire in ogni modo la RICERCA ormai a 360°: infatti studiando una malattia rara e la possibile terapia, molto spesso si individua il modo per curare una malattia non rara.

La ricerca progetta il FUTURO, la CONOSCENZA, l’AIUTO e la SPERANZA

Bisogna dunque investire soprattutto nel futuro della ricerca.

Il nostro DONO DI TEMPO

Il nostro DONO DI CAPACITÀ

Il nostro DONO DI DENARO

Il nostro DONO DI ENERGIA

diventa lavoro per i ricercatori e ritorna dono per tutti i malati.

Ai LTG e Presidenti di Club offriamo la disponibilità nell’organizzazione e realizzazione di Meeting online con la partecipazione di ricercatori ed esperti del settore.

Collaboriamo tutti in questo qualificante Service all’insegna della regola d’oro: “Fai agli altri ciò che gli altri vorresti facessero a te”.

 Marco Orefice