KC Chieti Pescara “G. D’Annunzio” – Arte innovativa e solidale alla prima edizione di SolidArte in Musica

25 febbraio 2024 – Arte innovativa e solidale, le opere degli studenti del Liceo Artistico “N. da Guardiagrele” protagoniste di “SolidArte in Musica”

Grande apprezzamento per le opere del laboratorio di Linoleum Art realizzate dagli studenti del biennio, coadiuvati dalla professoressa Giovanna Zampagni del Liceo Artistico “N. da Guardiagrele” annesso al Convitto “G.B. Vico” di Chieti. In occasione della prima edizione di “SolidArte in Musica” le studentesse Federica Rossi e Alesja Shperdhea hanno mostrato e spiegato alla folta ed interessata platea le numerose opere realizzate per SolidArte e donate in beneficenza al Progetto Noemi.
Nessuna tecnica artistica poteva meglio sposare la causa solidale delle malattie rare. “Il disegno parte da uno studio empatico delle emozioni – hanno spiegato le studentesse – dopo aver creato un racconto, l’artista ha immaginato di essere nei panni di un’altra persona, di farsi carico delle sue emozioni, dei suoi dubbi e delle sue necessità. Assume un valore prezioso la tecnica di stampa e di realizzazione del processo artistico perché il Linoleum è forte, complesso, non è una tecnica semplice”. Con la professionalità della guida delle professoresse Antonella Madonna e Luigina Zappacosta gli studenti del biennio sono riusciti nella missione di realizzare la loro prima vera “opera d’arte” tra sperimentazione tecnica e profonda investigazione emozionale.

A termine dell’acclamato concerto di “SolidArte in Musica”, tenuto dalla pluripremiata pianista Maria Gabriella Castiglione, con stima è stata donata all’artista un’opera intitolata “Onda sonora”. Dagli allievi del corso di arti figurative, coadiuvati dal prof. Francesco D’Incecco, è stato ideato e realizzato un meraviglioso pianoforte con argilla bianca e argilla nera refrattaria. “Onda sonora” nasce come opera d’arte “dinamica”, è un pianoforte che ondeggia; esso stesso è musica allo stato solido che poi agli occhi sembra ammorbidirsi lentamente, come in un dolce mare che culla e plasma le forme del mondo circostante in un’infinita armonia che conduce al cuore.