Giorno 26 maggio 2024 il Club Etneo ha organizzato l’escursione sull’Etna (patrimonio UNESCO) nel sentiero “Valle del Bove da Monte Fontana”.
Con la guida del Presidente Pippo Di Paola (Chairman per il Service “Salvaguardia dell’ambiente” della Divisione 2 Etna Patrimonio dell’Umanità), i soci del Club Etneo insieme ai soci dei Club Aci Castello Riviera dei Ciclopi, Giarre, Sikelia Est, Zafferana Etnea e con la graditissima partecipazione di alcuni soci del neo Club di Malta, hanno voluto ricordare la giornata mondiale dedicata alla biodiversità percorrendo un sentiero che li ha condotti fino ad osservare l’Etna sul versante orientale in una delle parti più significative che è la valle del Bove.
L’attività condivisa, con le comunità locali ha visto i saluti di accoglienza da parte del sindaco del Comune di Milo, ed il proseguo lungo il sentiero che nella parte iniziale ha consentito di ammirare e valorizzare la vegetazione naturale dei boschi (costituiti da castagneti, da varietà di quercie, pioppi etc.) testimonianza di bagaglio storico evoluzionistico delle specie terrestri e contenitore di biodiversità che ospitano la gran parte delle specie viventi animali e costituiscono i siti naturali dove vegetano una immensità di piante superiori, indispensabili per la generazione di strutture fisiche e nicchie ecologiche per tantissime altre specie viventi, animali e vegetali.
Il punto di arrivo del percorso ha consentito di ammirare la Valle del Bove costituita da un’ampia conca posta sul versante orientale dell’edificio vulcanico dell’Etna
La formazione di tale depressione viene fatta risalire a 64.000 anni fa a causa del collasso dei centri eruttivi del Trifoglietto I e del Trifoglietto II, predecessori dell’Etna. Lo sprofondamento dei due crateri formò una caldera profonda 1 chilometro e larga 5 chilometri.
La Valle del Bove si presenta desertica, ricoperta da colate laviche anche recenti occupando una superficie di circa 37 km² e si sviluppa per un perimetro di circa 18 chilometri e presenta a nord e a sud pareti dall’altezza variabile tra i 400 e i 1.000 metri.
Essa che rappresenta il grande contenitore delle colate laviche dell’Etna, costituisce la parte più suggestiva della fascia costiera del versante orientale dell’Etna. Risulta ricca di biodiversità grazie alla fase evolutiva naturale del deserto lavico che consente l’insediamento delle varie specie animali e vegetazionali oltre alla presenza di diverse dagale (porzioni di vegetazione isolata circondate da lave).
Il percorso ha consentito di godere delle sensazioni emozionali che rilascia un’escursione sostenibile e a misura d’uomo, che rispetta le necessità dell’ambiente naturale.
Interessante è stata anche la visita al Museo Regionale Francesco Messina- Salvatore Incorpora di Linguaglossa che ospita la mostra di Piero Guccione “Dolore e Meraviglia”, che ha completato la giornata ricca di sensazioni emozionali.