‘Da cuore a cuore’ è la formula con cui, simbolicamente, la presidente del Kiwanis Club Macerata, Patrizia Papetti, ha voluto intitolare la sua riflessione sui suoi primi quattro mesi dalla carica che, fin da principio, si sono distinti per una forte impronta emotiva e propositiva in termini di conoscenza, amicizia e progettualità:
“Un continuo flusso di emozioni, di nuove conoscenze, di importanti progetti – ha affermato la presidente -. Mi sento orgogliosa e pronta a proseguire in questa direzione, ascoltando i bisogni delle componenti più fragili della nostra realtà cittadina; in primo luogo, i bambini che rappresentano la parte più debole e indifesa, e che spesso, nei paesi più economicamente svantaggiati, non hanno nulla, arrivando a perdere la loro dignità. Allo stesso tempo, continuando a prestare costantemente attenzione a tutto ciò che accade nel mondo, soprattutto in quella parte troppo spesso dimenticata e marginalizzata”.
Poi, una menzione speciale a tutti i soci e le socie del Club: “Posso contare su una squadra eccezionale, su tutti i soci del Kiwanis Club Macerata i quali stanno impiegando autenticamente le loro energie in tutte le iniziative proposte. Inoltre, sono orgogliosa che con me siano entrate a far parte del team quattro amiche; persone fantastiche, generose e propositive, ognuna con una sua peculiarità e competenza, ma sempre tutto sotto il comune denominatore che è il cuore”.
A proposito di quest’ultime, i nomi che costituiscono questa neo costellazione al femminile sono: Gabriella Pascucci, Paola Montemarani, Monia Batassa e Barbara Trasatti.
Barbara Trasatti ha fornito un racconto del suo vissuto all’interno di questa realtà maceratese in una doppia ottica che unisce strettamente e funzionalmente le missioni del Club e il suo contributo professionale: “Si dice che fare del bene fa stare bene. Sono lieta di iniziare il mio percorso con il Kiwanis Club Macerata al fianco della presidente Patrizia Papetti. Oltre a sostenere la missione di aiutare i bambini, sono entusiasta di mettere al servizio del club la mia esperienza come esperta di social media e di comunicazione, con la speranza di contribuire alla crescita del Kiwanis e al successo delle nostre iniziative”.
Queste le parole di Gabriella Pascucci riguardo la sua esperienza nel Kiwanis, prima come ospite, e ora come socia interna: “Da diverso tempo frequentavo gli ambienti del Kiwanis Macerata in veste di ospite, e da quest’anno ho preso la decisione di iscrivermi come socia. Da anni conoscevo in rapporto di amicizia Patrizia Papetti la quale mi aveva precedentemente illustrato i vari progetti che avrebbe voluto sviluppare e realizzare nell’arco temporale del suo mandato: attività incentrate nell’aiuto e supporto a bambini in situazioni problematiche e di difficile assistenza”. Da qui, sulla costatazione della profonda fondatezza e concretezza dei progetti, la sua adesione: “condivisa la concretezza delle sue idee – prosegue Gabriella – ho iniziato a frequentare quel mondo, inimmaginabile se non personalmente vissuto, tanto da coinvolgermi emotivamente e poi fattivamente con la mia iscrizione”. Infine le sue parole di stima e gratitudine verso la presidente: “Patrizia – in veste di presidente – sta dimostrando concretamente e con impegno lo svolgimento delle tabelle dei progetti da lei stessa programmati e con risultati anche economici reali e a volte sopra le aspettative. Mi sono sentita coinvolta e disponibile a contribuire fattivamente al successo dei programmi posti in essere per l’anno in corso”.
A proseguire sul filo di una sentita testimonianza è Paola Montemarani la cui scelta di entrare strutturalmente a far parte del Club è mossa da due motivi in particolar modo: “La decisione di diventare socia nel Kiwanis è stata dettata da due ragioni. Il legame e la profonda stima verso Patrizia Papetti, amica ed ex collega nella scuola, che ho avuto modo di apprezzare per la sua dedizione agli studenti e alle studentesse, senza mai risparmiarsi andando oltre il più comune ruolo di docente”. La seconda motivazione fa capo alla “condivisione dei valori del club: prendersi cura dei bambini nel mondo è un valore che rappresenta la mia identità di madre affidataria e il mio impegno nel sociale come vicepresidente e referente delle famiglie accoglienti della Goccia odv, realtà del terzo settore che si occupa di promuovere il valore dell’accoglienza dei bambini con l’affido e altre forme di prossimità alle famiglie in difficoltà, realtà che in passato è stata sostenuta dal Club stesso”.
Montemarani è poi passata al presente, quello che la vede membro effettivo del Kiwanis: “In questi primi mesi come socia sono stata testimone di un grande dinamismo del club con una progettualità concreta che è stata realizzata con entusiasmo grazie al contributo di tutti i soci e la caparbietà della presidente. Abbiamo avuto il piacere di conoscere di persona i promotori dei due progetti che vede impegnato il club quest’anno ed è stato un momento non solo informativo, ma denso di emozioni per la narrazione di storie di vita che sono entrate nel nostro cuore. Due progetti di grande spessore con una ricaduta nel tessuto sociale di Macerata e del Benin accumunati dal ridare dignità, valore, possibilità di riscatto, opportunità a bambini che sono più emarginati o che vivono situazioni di disagio e di difficoltà. Nel club c’è spazio per tutti e chi ha a cuore i bambini e volesse mettersi in gioco è il benvenuto”.
Monia Batassa, infine, ha messo l’accento sulla missione del Kiwanis di rendersi partecipe di un concreto aiuto verso tutta quella fascia di bambini, per diverse ragioni, svantaggiati: “definire le sensazioni e le emozioni provate in questi primi mesi non è cosa semplice perché il Kiwanis è una realtà con una missione talmente nobile che vede la presidente in primis e i soci darsi ‘da fare’ per supportare e aiutare tutti quei bambini che, purtroppo, vivono in condizioni di deprivazione materiale, sociale e affettiva”. Sulla base dei mesi trascorsi all’interno del club ne è scaturita una parola che raccoglie il senso e la natura di questa cooperazione tra membri: “la ‘famiglia’ Kiwanis- è questa la denominazione giusta- mi “ha accolta” nel vero senso del termine: gentilezza, rispetto, umiltà e condivisione sono le caratteristiche che la definiscono tale. D’altronde non poteva essere altrimenti; chi aiuta, chi si prodiga per I’altro, ha due caratteristiche che lo contraddistinguono: I’umiltà e la generosità. Che dire… mi auguro di poter fare anche un granellino di quello che I’associazione ha fatto e farà nel tempo. Esperienza unica e densa di significato”.