7 dicembre 2024
Relazione a cura della Pedagogista dott.ssa Anna Fontana e della Psicologa e Psicoterapeuta in formazione Giulia Inguaggiato
La pet therapy, è spesso chiamata anche terapia assistita dagli animali; in questo tipo di terapia gli animali svolgono un ruolo cruciale nel processo di guarigione e benessere dell’individuo.
Si basa sull’interazione tra l’essere umano e l’animale, creando un legame che va oltre le barriere della comunicazione verbale e fisica.
La relazione tra l’individuo e l’animale offre una serie di benefici:
Gli animali non comunicano con le parole ma attraverso una comunicazione non verbale, questo offre alle persone la possibilità di connettersi ad un livello più intuitivo e profondo, facilitando una comunicazione che si basi sul contatto fisico e sullo sguardo.
Il fatto di accarezzare un animale facilita il rilascio di ormoni come l’ossitocina, noti per i loro effetti rilassanti.
Inoltre gli animali non giudicano e non criticano, ciò aiuta le persone a sentirsi più a loro agio, specialmente coloro i quali hanno difficoltà nelle interazioni sociali.
Interazione con un animale inoltre stimola la mente, migliorando la memoria, la concentrazione e altre funzioni cognitive.
Gli animali offrono un feedback immediato e positivo, un rinforzo positivo.
L’interazione con gli animali ha la capacità di ridurre i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, nel corpo, aiuta ad alleviare ansia e depressione.
La pet therapy è efficace per coloro che hanno difficoltà nelle interazioni sociali, gli animali infatti fungono da ponte, per individui con disturbi come l’autismo; la presenza di un animale può aiutare a sviluppare competenze come la condivisione, l’attesa del proprio turno e la comprensione delle espressioni emotive, inoltre fornendo un senso di scopo e competenza migliora l’autostima e riduce la percezione del dolore.
I cavalli comunicano attraverso il linguaggio del corpo e sono molto sensibili alle emozioni e agli stati d’animo delle persone con cui interagiscono; la grandezza e la forza del cavallo possono rappresentare una sfida, tuttavia superare le proprie paure e stabilire una relazione di fiducia con un essere di tale grandezza può portare a guadagni in termini di autostima e autoefficacia.
La capacità dei cavalli di percepire e rispondere alle emozioni umane è stata ampiamente documentata.
Ippoterapia non è semplicemente andare a “cavallo” si tratta di un intervento terapeutico strutturato, guidato da professionisti che mira a raggiungere obiettivi specifici per i pazienti, mentre l’equitazione tradizionale si concentra sull’insegnamento delle abilità e tecniche per controllare e cavalcare un cavallo, l’ippoterapia pone l’accento sulla terapia.
I cavalli comunicano con sottili segnali corporei: un orecchio piegato, uno scatto della coda o un semplice inclinare la testa possono raccontare storie. Per i pazienti che lottano con la comunicazione verbale, l’interazione con il cavallo può offrire un’alternativa ricca e gratificante.
L’andamento del cavallo imita l’andatura umana e la amplifica, il ritmo del movimento ha il potere di regolare i sistemi corporei e aiuta a sincronizzare mente e corpo del paziente.
L’abbraccio caloroso del cavallo offerto dalla schiena non solo offre conforto ma aiuta il corpo a liberarsi dalle tensioni e a rilassarsi.
I cavalli hanno una straordinaria capacità empatica come se possedessero una sorta di sesto senso rispetto alle emozioni umane, in molte storie i pazienti raccontano di come i cavalli siano stati in grado di sentire e rispondere a emozioni non espresse offrendo conforto.
Tecniche di pet therapy:
Terapia passiva: il paziente viene posizionato sul cavallo in diverse posizioni sdraiato, seduto a cavalcioni e seduto di lato e lasciato esperire il movimento dell’animale, tale movimento migliora la flessibilità, l’equilibrio e la coordinazione.
Guida diretta: il paziente si trova in posizione attiva, tiene le redini e dirige il cavallo, ciò fornisce responsabilità, fiducia e controllo.
Esercizi a cavallo: sono una serie di attività strutturate e giochi svolti a cavallo. Movimenti come piegarsi per raccogliere un oggetto, toccare parti specifiche dell’animale, tali esercizi rafforzano i muscoli e migliorano l’equilibrio.
Lavoro a terra: include la cura del cavallo, come la spazzolatura e l’alimentazione ed esercizi guidati da terra, tali esercizi possono rinforzare il legame tra paziente e cavallo permettendo di lavorare su aspetti come la fiducia, la responsabilità, e le dinamiche relazionali.
Ansia e depressione
L’ippoterapia si è rilevata un mezzo efficace per affrontare ansia e depressione, il cavallo con la sua natura non giudicante, risponde alle emozioni del paziente in modo autentico e immediato.
Il suo movimento costante e ritmico può esercitare un effetto ipnotico e calmante.
Molti pazienti riferiscono una sensazione di rilassamento e la capacità di distogliere la mente dalle preoccupazioni.
Cavalcare e accudire il cavallo può aiutare a interrompere il ciclo di pensieri negativi. L’attività fisica stimola la produzione di endorfine che agiscono come antidolorifici e regolatori dell’umore.
Il solo fatto di trovarsi in un ambiente naturale, lontano dai rumori e dalle preoccupazioni della vita cittadina ha un effetto calmante. La natura ha la capacità di riportarci sul qui ed ora, il movimento ritmico del cavallo combinato con il calore del suo corpo e la sua presenza rassicurante inducono una sensazione di pace.
L’essere umano è un essere sociale, tuttavia la moderna società digitale ha ridotto la qualità delle relazioni/interazioni; l’ippoterapia è uno strumento utile per ristabilire e rinforzare i legami sia tra essere umani che tra animali.
Le sessioni terapeutiche avvengono in gruppo, ciò promuove la solidarietà, la condivisione.
Ippoterapia e disabilità fisiche
L’ippoterapia si rivela molto utile per coloro i quali abbiano disabilità fisiche, migliorando il tono muscolare, ridotto a causa dell’inattività o alterato per motivi neurologici.
Il movimento tridimensionale del cavallo durante l’andatura, provoca una serie di risposte automatiche nel corpo del cavaliere, tali aggiustamenti possono portare a un miglioramento nel tono muscolare.
L’atto di stare in equilibrio su un cavallo sembra quasi un balletto e come ogni danza, il corpo deve essere in armonia con il movimento.
Ippoterapia aiuta nel perfezionare questa danza fra mente e corpo, affinando l’equilibrio e la coordinazione.
Un altro beneficio spesso trascurato è il miglioramento della circolazione sanguigna; il movimento fisico, specialmente quando è coinvolto l’intero corpo, favorisce una migliore circolazione.
L’ippoterapia incoraggia una postura corretta e un allineamento simmetrico.
Nel contesto di una disabilità fisica, il corpo può spesso sembrare un territorio ostile o limitante.
Tuttavia, l’andatura sinuosa e ritmica del cavallo può aiutare il cavaliere a riconquistare il proprio corpo, avvicinandosi ad una esperienza di riscoperta e reinvenzione del sé fisico.
L’andatura del cavallo stimola la plasticità neurale, che è la capacità del cervello di formare nuovi collegamenti neurali e accelera la guarigione neurologica.
Ippoterapia e disturbi dello spettro autistico
Una delle sfide più grandi, per gli individui con disturbo dello spettro autistico è la difficoltà nelle interazioni sociali, lavorare con un cavallo richiede una forma di comunicazione non verbale, imparare a leggere i segnali del cavallo e anche lavorare in un team con l’istruttore e gli assistenti.
La realizzazione di obiettivi specifici durante le sessioni, come mantenere l’equilibrio o guidare il cavallo attraverso un percorso, può avere un impatto notevole sull’autostima.
Le famiglie giocano un ruolo cruciale nel portare avanti anche a casa esercizi e tecniche.
Una delle sfide più comuni nel trattamento della disabilità è la difficoltà di mantenere un livello di attenzione sostenibile.
La natura interattiva e coinvolgente dell’ippoterapia aiuta in questo, perché il cavallo funge da “ancora” per la concentrazione.
Quando un individuo è impegnato fisicamente ed emotivamente, la capacità di focalizzarsi su una determinata attività viene innalzata.
La sequenza di azioni richieste per interagire con un cavallo, dall’imbracatura all’andatura, stimola diverse aree del cervello, favorisce la memoria a breve termine e migliora i processi decisionali.
L’ippoterapia ha anche la funzione di regolare le emozioni, i cavalli sono noti per la loro capacità di leggere e rispondere alle emozioni umane.
L’ippoterapia è un ottimo strumento per aiutare gli individui a diventare più adattabili ai cambiamenti. Essere in grado di adattarsi ad un cavallo che potrebbe avere un comportamento imprevisto incoraggia la flessibilità mentale.