” AULE SNOEZELEN ” (Approccio multisensoriale per l’Autismo e la Psicomotricità in Età senile)
Gli ambienti multisensoriali Snoezelen sono spazi rilassanti che aiutano a ridurre l’agitazione e l’ansia, ma possono anche coinvolgere e deliziare l’utente, stimolare reazioni e incoraggiare la comunicazione.
Come nasce il metodo Snoezelen?
Alla fine degli anni ’70 due terapisti olandesi Jan Hulsegge e Ad Verheul hanno sperimentato una tenda sensoriale presso l’Istituto De Hartenburg. Il risultato di una fiera durata un fine settimana è stato straordinariamente positivo sia per i pazienti verbali che per quelli non verbali. Subito dopo venne coniato il termine Snoezelen, che è una contrazione dei verbi olandesi “snuffelen” (cercare ed esplorare) e “doezelen” (rilassarsi). Sin dalla sua concezione Snoezelen si è dimostrato utile in una moltitudine di impostazioni. Quella che una volta era una terapia specialistica di nicchia è ora comune negli ospedali, nelle strutture di assistenza di varia natura in molte famiglie ed infine, anche in alcune scuole italiane.
Snoezelen, infatti, può aiutare l’apprendimento, il percorso di sviluppo personale, rilassare o stimolare una persona agitata e aumentare i livelli di attenzione di qualcuno che soffre di disturbi dell’elaborazione sensoriale, contribuendo a migliorare la qualità della vita di migliaia di persone in tutto il mondo. A seguire, in sintesi, le principali caratteristiche del metodo in uso in alcune scuole e che qui si propone come modello.

Una terapia innovativa
In una Stanza Multisensoriale Snoezelen è l’operatore che controlla quali stimoli sottoporre per una stimolazione sensoriale efficace. Per questo ci si avvale di apparecchiature specificamente progettate: luci a LED, colonne d’acqua, letti ad acqua, impianti per la riproduzione di suoni o vibrazioni, proiettori, diffusori di essenze oltre ad arredi e protezioni morbide. In tale modo si vanno a stimolare in modo selettivo e controllato i cinque sensi: (udito, vista, olfatto, tatto e gusto). I prodotti e gli ambienti multisensoriali Snoezelen possono essere utilizzati per:
Rilassamento. Calmare e ridurre l’agitazione attraverso l’uso di luce delicata, suoni rilassanti, odori e texture rilassanti.
Sviluppo. Come strumento di apprendimento e sviluppo, per la corrispondenza dei colori, la comprensione di causa ed effetto e la creazione di ambienti a tema in cui insegnare.
Stimolazione. Stimolare gli utenti fornendo immagini, musica e suoni emozionanti, odori tonificanti e texture da esplorare.
Terapia. Effettuata tramite kit di strumenti multisensoriali, risorse portatili e ambienti multisensoriali personalizzati.
La Rete di Scuole Snoezelen in Italia
Anche in Italia è nata una Rete di Scuole Snoezelen con l’obiettivo di diffondere la cultura della gentilezza, dell’accettazione, dell’amorevolezza verso se stessi e gli altri; coltivare relazioni autentiche e sviluppare l’intelligenza emotiva e le capacità relazionali delle nuove generazioni. Gli ambienti multisensoriali snoezelen rappresentano spazi che facilitano l’incontro con se stessi e con l’altro, attraverso la stimolazione controllata dei sensi. Il 27 maggio 2021 è stata, infatti, ufficialmente istituita in Italia una rete nazionale di scuole snoezelen. Il preside dell’IC “Alessio Narbone”, scuola capofila della rete, il prof. Francesco Pignataro, dopo aver lanciato un invito a tutte le scuole italiane interessate al pensiero dell’alterità attraverso la stampa e i social media, in un’assemblea pubblica in modalità web conference , costituisce questo corpo destinato a crescere. La Rete è una struttura organizzativa che crea connessioni tra scuole la cui missione è diffondere il pensiero e la filosofia snoezelen all’interno del tessuto scolastico. Comprende 37 scuole di ogni ordine e grado sparse su tutto il territorio nazionale, dal Piemonte alla Sicilia, dal nord al sud. L’idea di rete, infatti, nasce nel 2016, quando la ‘Alessio Narbone’ estende l’uso dello spazio snoezelen a tutte le scuole di ogni ordine e grado del territorio. La collaborazione tra insegnanti di diverse istituzioni ha fatto emergere la necessità di comprendere i processi che avvenivano all’interno dell’aula. Ciò ha portato alla creazione della rete territoriale e poi all’apertura alla realtà nazionale, con l’obiettivo di acquisire nuove esperienze e aprire nuovi spazi di confronto.
Gli obiettivi della rete
Gli obiettivi della Rete sono:
- Elaborazione di strumenti condivisi per il monitoraggio dei processi
- Creazione di una vetrina/bacheca virtuale delle buone pratiche
- Organizzazione di corsi di formazione con esperti del settore
- Realizzazione di percorsi emotivi
- Implementazione di scambi culturali per la condivisione di buone pratiche
- Creazione di gruppi di lavoro
Una dimensione multifattoriale come catalizzatore capace di portare e germogliare emozioni, processi, nuove dimensioni sensoriali
- La stanza dello snoezelen all’interno di un istituto scolastico rappresenta un nuovo ambiente di apprendimento. Acquisisce una dimensione multifattoriale come catalizzatore capace di potare e germogliare emozioni, processi, nuove dimensioni sensoriali, relazioni inclusive. L’ambiente snoezelen ha la capacità di favorire lo sviluppo della dimensione cognitiva perché assume la funzione di un organizzatore anticipatorio che facilita e amplifica l’interesse per nuovi apprendimenti.
Educare le nuove generazioni ad accogliere e lasciare fluire i pensieri negativi
- Snoezelen a scuola è quel ‘luogo’ dove educare le nuove generazioni ad accogliere e lasciare fluire i pensieri negativi. È lo spazio dove comprendere che i pensieri, soprattutto quelli sabotanti o spiacevoli, sono impermanenti e privi di significato e devono quindi essere rimossi per riportare dolcemente l’attenzione al momento presente, migliorando così le capacità attenzionali e di concentrazione. La scuola italiana è l’unica al mondo ad avere un’organizzazione basata sul principio dell’inclusione. Le classi sono eterogenee e gli alunni con bisogni educativi speciali condividono il percorso scolastico con i compagni tipici: fianco a fianco per l’intero ciclo scolastico, partecipando a momenti didattici, formativi e ricreativi, e apprendendo gli stessi contenuti ma con percorsi metodologici che sono calibrati e ‘accomodati’ ragionevolmente alle esigenze di ciascuno.
- La snoezelen room, all’interno di un’istituzione scolastica, può rappresentare uno spazio di libertà, non giudicante, che favorisce l’incontro di mondi diversi che si accolgono e dialogano attraverso linguaggi non convenzionali. La difficoltà maggiore incontrata è stata trovare il modo in cui l’alunno con disabilità potesse vivere un’esperienza appagante nella stanza insieme ai suoi compagni normali. Il risultato di un’attenta osservazione, e la strutturazione di percorsi sensoriali calibrati, ha permesso agli alunni di riconoscere il proprio accompagnatore disabile come una risorsa per la classe, e di associare la presenza dell’accompagnatore disabile all’esperienza di benessere vissuta all’interno della stanza.
- L’aula, del resto, è quel luogo della scuola dove l’alunno non sperimenta l’ansia del giudizio sociale o della valutazione del rendimento. Infine, è uno spazio privilegiato in cui impegnarsi in un autentico dialogo con se stessi, nel qui e ora. Sono stati avviati moduli formativi per insegnanti su pratiche di autoconsapevolezza-consapevolezza che, in via sperimentale, sono state applicate ad alcune classi con risultati entusiasmanti: gli alunni hanno accolto con grande interesse e viva partecipazione i momenti di silenzio interiore, di ascolto al proprio corpo, di accogliere gli stimoli in arrivo proposti dagli insegnanti. Sono state realizzate esperienze di ‘incontri’ tra linguaggi non verbali: snoezelen-musicoterapia; stimolazione snoezelen-basale. L’ambiente olistico di Snoezelen è stato reso possibile facendo leva sulla motivazione intrinseca dell’allievo.
A chi ci rivolgiamo
- Istituzioni competenti in materia affinchè venga attenzionato il metodo SNOEZELEN a supporto degli istituti scolastici.
- Scuole ed in particolare ai dirigenti ed insegnanti per offrire loro l’opportunità di specializzarsi nel settore.
- Genitori degli alunni per informarli sulle metodiche attualmente disponibili per migliorare lo stato di salute dei propri figli affetti da Autismo e da Psicomotricità in eta’ senile.
- Alla comunità per renderla partecipe sull’’argomento “Autismo”
- Legislatori competenti per il perfezionamento della legge 22 dicembre 2021,n.227 “Delega al Governo in materia di disabilità” (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 309 del 30-12-2021)
- Ministero Pubblica Istruzione, Miur e Assessorato Pubblica Istruzione Regionale per investire ottimamente i fondi messi a disposizione dal PNRR per il potenziamento della rete nazionale di “AULE SNOEZELEN”.
La realizzazione del progetto si ritiene debba articolarsi secondo le seguenti modalità:
- Diffondere sul territorio nazionale, tramite i Club Kiwanis insistenti sui terriori, il metodo”Snoezelen”.
- Fornire, alle organizzazioni che ne avanzano richiesta, le informazioni utili per la reperibilità dei fondi necessari per la realizzazione delle aree Snoezelen.
- Trattare con i legislatori, competenti in materia, per il perfezionamento della legge 22 dicembre 2021 n.227 per colmare alcuni aspetti importanti che sono ritenuti di grande importanza per l’assistenza agli affetti da autismo.
A tale proposito si terrà il giorno 4 aprile,con inizio alle ore 10:00, presso la Sala Ammiraglio Fioravanzo della Banchina Torpediniere “Tullio Marcon” della Marina Militare Italiana, una conferenza sul tema in questione con il patrocinio della Marina Militare, del Comune di Augusta, dell’Università di Catania, aperta alla rappresentanza dei Club della Divisione 3 Sicilia Sud Est, alle Divisioni insistenti sul territorio siciliano, alle scuole superiori ed a un pubblico selezionato, con il sostegno del Luogotenente Governatore della Divisione 3 Sicilia Sud Est, Avv.to Antonello Forestiere, e del Presidente del Club Kiwanis Augusta Avv.to Luca Vita.
Gaetano Paolo Russotto, Chair Autismo
