Domenica 17 Novembre il Kiwanis Club di Siracusa ha dato il via alle iniziative di service legate all’Area Ambiente e nell’ambito del sempre vivo interesse del Kiwanis di valorizzare e qualificare i luoghi e dei territori dove operano i club, è stata organizzata una visita ecoturistica guidata al Comune di Ferla, borgo di quasi 2500 abitanti che nel 2018 ha avuto il riconoscimento di Comune più virtuoso in Italia per iniziative, progetti e comportamenti ecosostenibili.
Obiettivo della visita è stato proprio mettere in atto la fase 1 del Service dell’Area Ambiente, diffondere la cultura e la sensibilizzazione sulla sostenibilità, anche attraverso confronti con realtà eccellenti da cui potere acquisire buone pratiche ed efficaci e metodologie per realizzare progetti di sostenibilità nelle città e nei Comuni in cui sono presenti i nostri club.
Presente all’iniziativa il Luogotenente Governatore della Divisione 3 Sicilia Sud-Est, Avvocato Antonello Forestiere.
Pertanto, senza assolutamente trascurare il valore artistico culturale del Comune di Ferla e delle sue straordinarie Chiese di San Sebastiano, la Chiesa Madre e la Chiesa di Sant’Antonio, il Kiwanis Club di Siracusa ha voluto altresì cogliere l’occasione per esplorare una tra le realtà più virtuose in Italia per attuazione di progetti concreti sulla Sostenibilità a tutto campo, nelle sue tre aree interconnesse, sociale, ambientale ed economica.
Avendo quest’anno dedicato particolare attenzione alla criticità risorsa idrica tra i macro-obiettivi dell’Area Ambiente, abbiamo concretamente sperimentato come sia possibile il risparmio e l’utilizzo dell’acqua, nelle scuole in particolare, attraverso una iniziativa di riciclo creativo, ingrediente indispensabile per l’economia circolare.
Una parete verde verticale, come potete vedere dalle foto, che depura le acque delle scuole e fa risparmiare all’anno 1000 litri d’acqua potabile a bambino; un piccolo polmone verde a Ferla uno dei primi impianti di questo genere in Europa. Dai rubinetti delle acque dove i bimbi andranno a lavarsi le mani, l’acqua viene recuperata e portata in questo impianto dove avviene la fitodepurazione, grazie alle piante e riportata all’interno delle scuole per riempire le cassette dei wc dei bagni.
A Ferla sono ben radicate le buone pratiche di ecosostenibilità ed economia circolare e si è raggiunto quasi l’80% della raccolta differenziata ed è nata la prima comunità energetica siciliana a maggio 2021 che permette di scambiare energia prodotta da fonti rinnovabili tra il comune, che ha installato sul tetto del municipio un impianto fotovoltaico e alcuni cittadini e scuole, garantendo il risparmio sulla bolletta e riducendo così le emissioni di gas serra (Sostenibilità Ambientale).
Si è poi analizzato il tema della differenziata e del conferimento della frazione organica che è una criticità della Sicilia.
Abbiamo quindi visitato l’Ecostazione, inaugurata nel 2014, un edificio rivalutato e ristrutturato in chiave ecosostenibile, al fine di creare uno dei primi centri comunali per il riciclo di qualità. All’esterno è presente un grande omino verde che dà il benvenuto agli utenti e ai turisti, dimostrando sin da subito che i rifiuti possono essere collegati a qualcosa di bello, se riciclati e trattati con civiltà. All’interno, l’edificio è arredato con materiali riciclati, particolare attenzione ha destato il lampadario realizzato con le cosiddette “vasciedde” della ricotta. I cittadini di Ferla consegnano all’ecostazione la loro frazione differenziata dei rifiuti: qui possono essere conferiti materiali di vetro, plastica, carta e cartone, alluminio, ma anche oli esausti, piccoli Raee, batterie usate e medicinali scaduti. Tutti i rifiuti vengono pesati e i cittadini avranno alla fine di ogni anno uno sconto in bolletta in base alla quantità di rifiuti riciclata (Sostenibilità Economica).
Abbiamo poi visitato le Casette del Compost in cui si può conferire la frazione organica in maniera comunitaria; la suddetta frazione contenente non scarti animali, pesce, carni, ma verdure e altro, viene ricoperta con segatura e si costituisce così il compost.
Abbiamo visitato la prima Casa del Compost, inaugurata nel 2015, una struttura in legno concepita come una grande compostiera in cui permettere la decomposizione e la trasformazione in compost dell’organico dei cittadini di Ferla. E poi una seconda Casa del Compost che ha inaugurato così il cosiddetto “Villaggio del Compost” che prevede, altresì, delle compostiere di quartiere sparse in differenti zone della città. L’obiettivo del Villaggio del Compost è, infatti, andare al di là del riciclo dei rifiuti attraverso la riduzione così come avviene all’organico all’interno delle vasche di ogni casa del compost.
Iniziative di questo tipo acquisiscono un grande valore in quanto stimolano la cittadinanza siciliana e quella propria della zona interessata a prestare maggiore attenzione al riciclaggio e a sviluppare una coscienza ecologica.
Abbiamo infine sperimentato e appreso un’altra virtuosa pratica: dal 2014 Ferla ha realizzato un sistema di riutilizzo dei potenziali rifiuti ed è stato costituito un Emporio Solidale, un’altra testimonianza concreta sull’importanza di investire prima di tutto sulla cultura della prevenzione della produzione del rifiuto.
Il successo di “Rifiuti Zero” dipende infatti prima di tutto dalla comunità, che deve capire quanti oggetti possono essere riportati a nuova vita, sistemati, rivenduti, riutilizzati in altri ambiti rispetto a quelli originari, evitando, in questo modo, di diventare un rifiuto.
Infine, si è avuta una testimonianza concreta anche del tema sulla riqualificazione dei luoghi; da un vecchio teatro abbandonato è stato realizzato un centro sportivo olistico: a piano terra c’è un centro sportivo e al piano superiore è stato allestito un centro olistico che accoglie la comunità per fare un festival dedicato alle varie discipline orientali. Il centro olistico è utile ad accompagnare le persone con attività di rilassamento, di meditazione e di pratiche di yoga: esempio concreto di Sostenibilità sociale.
Prendiamo spunto dunque da Ferla e dalle applicazioni che abbiamo sperimentato, come spunto concreto per potere lanciare progetti e iniziative simili nelle altre città dove operano i nostri club, coinvolgendo anche giovani e scuole. Si tratta di sostenibilità sociale, ambientale ed economica concreta, un’esperienza che deve essere valorizzata ed esportata in altre scuole dei comuni del nostro territorio siciliano.
È questo lo spirito con cui il Kiwanis deve promuovere il suo ruolo di protagonista nella riqualificazione dei territori e nel riutilizzo di potenziali rifiuti in risorse: FARE RETE E METTERE A FATTOR COMUNE ESEMPI VIRTUOSI DI ECOSOSTENIBILITÀ ED ECONOMIA CIRCOLARE A PARTIRE DALLE CITTÀ.
L’iniziativa è stata propizia per creare quella sensibilizzazione alla sostenibilità ambientale e ai temi dell’economia circolare che rappresenta la prima importante direttrice del service Ambiente, ovvero l’Education; altresì importante il rapporto che si è creato con la pubblica amministrazione e con il sindaco di Ferla, affinché si possa fare rete con le altre realtà territoriali.
Giancarlo Bellina, Coordinatore Area Ambiente