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Antonino Papotto
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La Sindrome Fibromialgica Giovanile (SFM)
Il mio proposito si descrivere la SFM giovanile è quello di mettere in evidenza questa problematica giovanile oggetto della nostra Mission Kiwaniana.
Il dolore cronico (definito come dolore persistente e ricorrente) è un problema clinico rilevante nella popolazione pediatrica, che si pensa possa interessare dal 20% al 35 % dei soggetti in età pediatrica, in particolare adolescenti, a livello mondiale. Il dolore cronico può essere di tipo nocicettivo, neuropatico o nociplastico (o dolore da sensibilizzazione centrale). La sindrome fibromialgica che appartiene a quest’ultima categoria, è una patologia caratterizzata da dolore muscoloscheletrico diffuso accompagnata da altri sintomi ancillari quali la stanchezza, il disturbo del sonno e alterazione di tipo neurocognitivo. La FM giovanile ha una prevalenza variabile, a seconda delle casistiche che va dall’ 1 al 6%; è più comune nel sesso femminile e può essere osservata a qualunque età. La maggior parte dei pazienti (fino al 75%) presenta una storia familiare per il disturbo. Circa 200 mila bambini in Italia sono affetti; gli adulti 2 milioni.
La FM spesso si associa a malattie autoimmuni caratteristiche di prevalenza anche queste nelle femmine.
Nonostante i numerosi studi condotti su questa patologia, non è ancora stato possibile identificarne in modo certo l’eziologia (ovvero le cause), anche se risulta ormai chiaro che la FM è il risultato di una combinazione di una predisposizione genetica e di eventi stressanti, che comportano una modificazione della soglia di percezione del dolore (sindrome da sensibilizzazione centrale).
Si è visto, inoltre, che il clima freddo e/o umido, l’eccesso di attività fisica o la totale inattività e lo stress possono aggravare la sintomatologia. La fibromialgia è una malattia insidiosa e molto complicata da diagnosticare, specialmente nella forma giovanile, perché i riscontri diagnostici non evidenziano problemi chiari o alterazioni significative, ma il bambino o il ragazzo continuano a percepire i dolori con una potenza amplificata.
Caratteristica dei soggetti affetti da questo disturbo è la presenza dei cosiddetti “tender point”, cioè dei particolari punti distribuiti lungo tutto il corpo che risultano dolorosi anche alla minima pressione.
Il soggetto colpito presenta problemi con il sonno, spossatezza fisica ed astenia (altro termine medico che indica la condizione di costante affaticamento percepito dal paziente), anche senza aver effettuato alcuna attività. La difficoltà a dormire e di riuscire a riposare genera, poi, profondi stati d’ansia e di depressione.
Da quanto detto è facile dedurre che questa patologia deve essere ben trattata per evitare che provochi danni anche piuttosto ingenti.
La fibromialgia giovanile causa principalmente dolorabilità diffusa a livello dell’intero sistema muscoloscheletrico e nei tessuti molli periarticolari.
La sintomatologia, che può aiutare il medico ad effettuare questa difficile diagnosi, prevede:
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dolore diffuso ai muscoli (sia spontaneo sia alla palpazione) presente in diciotto aree specifiche (i già menzionati tender point). Il dolore si manifesta bilateralmente (vale a dire su entrambi i lati del corpo), sopra e sotto la vita ed è presente tutti i giorni per almeno tre mesi;
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il dolore viene descritto come: senso di oppressione, bruciore e rigidità eccessiva;
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senso di affaticamento esagerato;
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difficoltà a dormire: i bambini impiegano molto tempo prima di addormentarsi e molti, invece, hanno difficoltà a mantenere il sonno con frequenti risvegli durante la notte e necessità di muovere spesso gli arti inferiori (gambe);
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ansia associata ad umore depresso;
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mal di stomaco e colon irritabile;
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sensazione di gonfiore (in modo particolare alle mani) al risveglio;
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formicolii e disturbi della sensibilità;
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mal di testa frequente;
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difficoltà a ricordare (viene riferita come sentirsi intrappolati nella nebbia);
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vertigini.
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