KC Novara Monte Rosa – Convegno con la neuropsichiatra e psicoanalista infantile Marcella Balconi

Marcella Balconi, il suo pensiero, la sua eredità: l’attualità scientifica di un grande medico novarese, figura pionieristica e visionaria nell’ambito della neuropsichiatria e della psicoanalisi infantile italiana.

Marcella Balconi ha operato in un periodo storico cruciale, un’epoca in cui la Neuropsichiatria si andava affermando con nuovi paradigmi teorici e metodologici. Nel corso del Novecento, l’approccio alla salute mentale dell’infanzia ha infatti conosciuto un’evoluzione profonda: da una visione prevalentemente organicistica e istituzionalizzante si è passati gradualmente a una concezione più integrata, che ha saputo accogliere i contributi della psicologia dello sviluppo e della psicoanalisi.

Un aspetto rivoluzionario della modalità di intervento della Balconi, dapprima come pediatra e poi come neuropsichiatra e psicoanalista infantile,  è stato infatti quello di superare la dicotomia tra malattia organica e disagio psichico, integrando invece i due ambiti in una visione complessa dello sviluppo del bambino. In tal senso, ha anticipato molte delle attuali riflessioni sull’importanza dell’ambiente relazionale nei primi anni di vita e sulla necessità di connettere campi diversi del sapere, a ponte  tra dimensione umanistica e scientifica.

Il suo lavoro ha avuto un impatto significativo anche nell’organizzazione dei Servizi per l’infanzia. Ha contribuito alla nascita di un modello di presa in carico innovativo, sottolineando la necessità di un approccio multidisciplinare, in cui medici, psicologi, educatori e assistenti sociali collaborassero per il benessere globale del bambino. Il modello che la Balconi ha costruito e che risulta tutt’oggi attuale, prevede la costituzione di équipes multidisciplinari nel Servizio pubblico, all’interno delle quali le varie figure siano in grado di accogliere la richiesta di aiuto portata spontaneamente dai genitori (o mediata dal pediatra, dalla scuola ecc…). Va dunque sottolineato il suo innovativo contributo alla psicoanalisi infantile, disciplina che, negli anni della sua attività, si stava iniziando a sviluppare. Balconi ne ha pienamente saputo cogliere il valore come strumento per esplorare il mondo interno del bambino, dando tra l’altro particolare rilievo al gioco e al disegno come vie privilegiate per comprendere la sua vita psichica.

A distanza di anni, il lavoro di Marcella Balconi continua a interrogarci e a offrire spunti fondamentali per la nostra pratica clinica e per la ricerca. Oggi, in un’epoca in cui la salute mentale infantile è messa alla prova da sfide nuove, come l’impatto delle tecnologie digitali e l’aumento delle fragilità sociali, il suo pensiero ci invita a non smettere di cercare modelli integrati di cura. La sua capacità di coniugare rigore scientifico e sensibilità umana rimane un modello  basilare per tutti coloro che lavorano con i bambini e con le loro famiglie. Il suo insegnamento ci esorta a non cadere nella tentazione di ridurre la complessità della mente infantile a mere etichette diagnostiche, ma a mantenere sempre vivo l’ascolto, l’osservazione e il desiderio di comprendere la sofferenza del bambino nella sua unicità. 

Prof. Maurizio Stangalino