Il 3 marzo 2025, alle ore 20.00, presso il Club Unione di Novara si è svolta una conviviale dal titolo: “ L’Agenzia n.1 Ayamè e la strana vicenda del cacao”.
In apertura di serata, dopo il tocco della campana da parte del Presidente Massimo Collimedaglia, sono stati eseguiti gli Inni e lette le finalità del Kiwanis che sono i principi che ci tengono uniti.
Relatore è stato l’Ing. Rino Rocchelli, Direttore Generale dell’Agenzia n.1 cui fa riferimento il titolo della serata.
L’Agenzia in questione ha sede in Pavia ed è un’Associazione umanitaria che dal 1991 opera in Costa d’Avorio per iniziativa di alcuni cittadini di Pavia che hanno deciso di prendersi carico di alcune situazioni disagiate nel mondo e di contribuire finanziariamente ogni anno al suo sviluppo. Essa opera permanentemente nella località di Ayamè in campo sanitario, assistenziale ed ambientale. L’obiettivo è lo sviluppo umano di comunità collocate in zone rurali assai povere.
Il nostro Relatore, dopo averci parlato delle varie realizzazioni come un ospedale, scuole, assistenza sanitaria con l’invio di medici da Pavia, si è soffermato sulla più recente iniziativa: la creazione di una piantagione di cacao. Si sa che la Costa d’Avorio è uno dei paesi massimi produttori di cacao; però tutto è in mano ai proprietari terrieri che pagano i coltivatori l’equivalente di € 1,50 al giorno mentre l’Associazione riesce a corrispondere € 4,50. Ciò non toglie che le condizioni della popolazione sono di forte povertà oltre che di ignoranza.
La cosa che però colpisce è che il prezzo del cioccolato che noi tutti acquistiamo sotto forma di cioccolatini, tavolette e simili, è molto aumentato con un divario enorme di costi fra il produttore e il consumatore. L’aumento è dovuto principalmente ai tanti problemi climatici che hanno causato la diminuzione di una produzione già di per sé scarsa, in quanto la pianta del cacao è delicatissima, ma a questo si aggiunge il fatto che la coltivazione è fatta esclusivamente a mano e in piantagioni di medie e piccole dimensioni dove non si usano fertilizzanti o altre risorse per aumentare la produzione.
Di recente si stanno studiando qualità di cacao più resistenti agli agenti atmosferici o addirittura surrogati del cacao che in futuro potrebbero sostituire il cioccolato che tutti apprezziamo.
L’argomento ha tenuto i presenti molto attenti e incuriositi e molte sono state le domande che soci e ospiti hanno rivolto all’Ing. Rocchelli il quale è apparso molto preso dal suo incarico. Infatti dopo una vita trascorsa ad occuparsi di problematiche legate all’elettronica (è un ingegnere elettronico) che gli hanno fatto girare il mondo, con la pensione si è dedicato e si dedica a scopi umanitari in un paese fra i più poveri del Continente africano.
A conclusione di serata il Relatore ha ricevuto in dono il nostro gagliardetto e un libro.